Le assessore Cocilova e Luca: “Misure contro la povertà inadeguate, necessarie delle misure strutturali”. I dati preoccupanti su povertà e marginalità sociale: in difficoltà oltre 600 ex percettori di reddito di cittadinanza.
Fondi statali insufficienti per il “Contributo affitto”: creato un nuovo bando con l’Unione Valdera ma resteranno fuori 100 famiglie. Ecco i dettagli.
PONTEDERA. Le assessore al Comune di Pontedera, Carla Cocilova e Sonia Luca, fanno il punto della situazione sulle politiche sociali e sul diritto all’abitare: “Le decisioni prese dal Governo sono inadeguate rispetto al contesto sociale attuale. Dimostrano una mancata conoscenza della realtà. Sono politiche fatte per mettere in difficoltà le amministrazioni locali. Ci saranno ripercussioni importanti sulla vita delle persone. Non vogliamo creare allarme e non siamo spaventati, ma riteniamo che sia ingiusto togliere dignità alle persone in difficoltà. Come amministratrici di questa città troveremo la soluzione migliore”, hanno detto le due assessore.
Social card. Nella prima legge di bilancio del Governo Meloni è stata prevista una card con cui acquistare beni alimentari di prima necessità. Una tantum di 380 euro per spese alimentari riservata ai cittadini appartenenti ai nuclei familiari composti da almeno tre persone e con ISEE inferiore a 15.000 euro (leggi qui tutti i parametri).
“Al Comune di Pontedera – spiega Cocilova – sono state attribuite solo 322 carte su una platea di oltre mille persone perché il budget messo a disposizione dal Governo è insufficiente a coprire altre persone. Questa è un’ulteriore dimostrazione di inadeguatezza della misura. A Pontedera, con il sistema dell’Emporio Civico Alimentare serviamo pasti a oltre 200 nuclei familiari per una spesa di 8 mila euro al mese in prodotti alimentari e buoni spesa. Per fare uscire le persone dalla povertà sono necessarie misure strutturali, non bonus e una tantum”.
Reddito di Cittadinanza. Come noto, dal primo agosto 2023 sono iniziate le sospensioni del Reddito di Cittadinanza per i nuclei familiari considerati occupabili. Mentre non sono rientrati nella sospensioni i nuclei familiari che hanno componenti minori, disabili, over 65 e che non sono stati presi in carico dai servizi sociosanitari. Dal 1° settembre per gli ex percettori del reddito di cittadinanza, considerati occupabili d’età tra 18 e 59anni, ci sarà la possibilità di fare domanda per ottenere 350 euro mensili, per un massimo di 12 mesi (non rinnovabili), da spendere in corsi di formazione. “Il Reddito di Cittadinanza è una misura sicuramente perfettibile, ma la decisione di eliminarlo ha lasciato oltre 600 persone senza nessun supporto economico”, afferma l’assessore alle politiche abitative Sonia Luca.
I DATI:
322 | Le social card per le spese alimentari attribuite al Comune di Pontedera; |
Oltre 600 | Le persone residenti nel Comune di Pontedera che dal 1 agosto si sono visti sospendere il Reddito di Cittadinanza e da settembre possono fare domanda per ottenere 350 euro da spendere in un corso di formazione; |
Circa 400 | Hanno diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023; |
Oltre 320 | Le persone che ogni anno fanno domanda per il contributo affitto; |
Circa 200 | I contributi di sostegno all’affitto che potranno essere erogati con il bando “Abitare 2023”. |
Politiche abitative. Il taglio di risorse economiche si ripercuote in modo evidente anche sulle politiche abitative. Spiega l’assessora Sonia Luca: “Con l’ultima legge di bilancio sono state scelte altre priorità, diverse da quelle di aiutare le famiglie in difficoltà. Il Comune di Pontedera ha registrato un ammanco di 320 mila euro per il contributo affitti e di ulteriori 150 mila euro per la morosità incolpevole”.
Bando “Abitare 2023”. “Tuttavia – prosegue l’assessora – ci è stato chiesto di ripubblicare il bando per il contributo affitti che, con le sole risorse comunali a disposizione, significa dare un contributo annuale di 500 euro, ossia meno di 50 euro al mese: è una presa in giro alle famiglie. Così con l’Unione Valdera ci siamo impegnati a garantire un contributo significativo e dignitoso, attraverso un rimborso dei primi sei mesi di affitto del 2023”.
Questo contributo si può richiedere partecipando al “Bando abitare“. In particolare si potrà fare domanda dall’8 di agosto fino al 4 settembre attraverso un form online oppure su appuntamento agli sportelli fisici (Urp Comuni Unione Valdera, Segreteria Studenti Unipi e alla sede dell’Unione Valdera). Il contributo sarà tra gli 800 e 1.300 euro per i nuclei con ISEE fino a 5.000 euro, e da 400 a 900 euro per quelli con ISEE 5.000-9.000 euro. Fino a esaurimento risorse. La stima del Comune è quella di riuscire a soddisfare circa 200 domande.
“Purtroppo senza gli aiuti dello Stato, questo bando escluderà tante persone bisognose – afferma Luca – la speranza è che il governo ci ripensi e metta a disposizione le risorse economiche per consentire la pubblicazione di un nuovo bando per gli altri 6 mesi. Se non dovessero arrivare dal Governo, siamo in contatto con la Regione per poter trasferire risorse sulla morosità incolpevole”.
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S.L.