Dopo sei anni di attesa, la tanto attesa Consulta dei Giovani di Pontedera diventerà realtà. Tuttavia, per Gioventù Nazionale, l’esito finale si rivela deludente e lontano dall’obiettivo di una reale rappresentatività dei giovani del territorio.
PONTEDERA – Dopo sei anni di attesa, la tanto attesa Consulta dei Giovani di Pontedera diventerà realtà. Tuttavia, per Gioventù Nazionale, l’esito finale si rivela deludente e lontano dall’obiettivo di una reale rappresentatività dei giovani del territorio. Annunciata inizialmente nell’ottobre del 2019, la Consulta si presenta con limiti strutturali che escludono una grande fetta di giovani.
“Sono esclusi dalle nomine tutti i giovani che praticano attività sportive nei centri del territorio, quelli che studiano al Modartech, nelle sedi distaccate dell’Università di Pisa, o che lavorano qui, ma che non risiedono nel comune o non frequentano il villaggio scolastico. Anche sul fronte delle rappresentanze studentesche il quadro è insufficiente: solo due posti dal tavolo scolastico, senza prevedere almeno un rappresentante per ogni istituto” – ha dichiarato Christian Nannipieri, responsabile Pontedera-Valdera di Gioventù Nazionale.
Le critiche non si fermano qui. Nannipieri ha inoltre evidenziato la mancanza di coinvolgimento delle organizzazioni politiche giovanili e ha posto un interrogativo sul ruolo del segretario dei Giovani Democratici di Pontedera, che ha dichiarato di aver partecipato alla stesura del regolamento della Consulta.
“Ci chiediamo con quale funzione istituzionale il segretario dei GD possa affermare di aver contribuito alla redazione di un regolamento ufficiale, visto che non ricopre alcun incarico comunale. Se è stato coinvolto in quanto rappresentante del movimento giovanile del secondo partito italiano, perché allora Gioventù Nazionale, che rappresenta il movimento giovanile del principale partito italiano, non è stata invitata al tavolo del confronto?” ha concluso Nannipieri.
Gioventù Nazionale auspica che il regolamento della Consulta dei Giovani venga presto rivisto in consiglio comunale, affinché diventi un organo capace di dare voce a tutte le realtà giovanili del territorio di Pontedera. Perché solo attraverso una partecipazione inclusiva e unitaria si può garantire un’adeguata rappresentanza delle diverse esperienze e istanze dei giovani