La Polizia Postale ha reso pubblica l’intesa attività portata avanti nel 2021, tra cui il contrasto alla pedopornografia Online, ma anche il terrorismo, gli adescamenti, ecco tutti i dati che il documento riporta:
Nel 2021, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata impegnata nel far
fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro–aree di competenza, in
particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della
protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime
e di quelle relative alle minacce eversivo–terroristiche in rete, riconducibili sia a forme
di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in
contesti internazionali.
Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O.,
ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+ 70% rispetto all’anno
precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87%
rispetto all’anno precedente).
- Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, un significativo incremento dei casi
di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137
arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al
2020).
L’ incremento sale al +127% per le persone arrestate e del +295% rispetto ai
casi trattati, se confrontiamo i dati prepandemici del 2019
Pe quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet,
2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati
mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L.38/2006.
In ambito regionale il seguente dettaglio:
- Tra le indagini più significative condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle
Comunicazioni Toscana di Firenze, nell’ambito della prevenzione e contrasto alla
pedopornografia online si segnalano le seguenti attività:
Nell’ambito dell’operazione “BIG SURPRISE” condotta dal Compartimento Polizia
Postale di Firenze, su segnalazione del collaterale organo di polizia canadese, sono stati
individuati 24 utenti della Rete, responsabili attraverso la piattaforma KIK Messenger dei
reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater nei cui confronti la locale Procura ha emesso
altrettanti decreti di perquisizione personale ed informatica che sono stati eseguiti sul
territorio nazionale.
L’attività si è conclusa con 22 denunciati e 2 arrestati
Nell’ambito dell’operazione “THE PUNISHER” svolta dal Compartimento di Firenze
con l’ausilio della Sezione di Livorno e Pisa, sono stati individuati 7 soggetti che attraverso
la piattaforma WhatsApp, si sono resi responsabili di condotte illecite ai sensi degli artt.
600 ter e quater c.p. e nei cui confronti la locale A.G. ha emesso altrettanti decreti di
perquisizione.
L’attività si è conclusa con 6 denunciati. - Nell’ambito di una delicata attività d’indagine svolta a seguito del rinvenimento di due
minori presso un parco cittadino in forte stato di ebbrezza, sono stati indagati tre minori
autori di atti di bullismo e persecutori ai danni di tre compagne di classe, una delle quali
affetta da ritardo cognitivo.
L’attività si è conclusa con 3 denunciati. - Nell’ambito di una attività d’indagine svolta su fatti denunciati da una minore questo
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze ha individuato un uomo
fiorentino che abitualmente, fingendosi un adolescente, adescava ragazze giovanissime
dell’età di 11/13 anni. La perquisizione a carico del soggetto ha portato all’arresto dello
stesso, resosi responsabile oltre che di adescamento di minorenni anche di detenzione e
divulgazione di materiale pedopornografico. - Nell’ambito di una attività d’indagine condotta da questo Compartimento con personale
della Sezione di Prato è stato denunciato in stato di libertà di un uomo di Chiusi per
adescamento di minorenni, violenza sessuale e pornografia minorile. L’uomo adescava i
minori e li convinceva a mandare contenuti sessuali espliciti inducendoli a credere nel
mondo delle fate, successivamente scambiava il materiale pedopornografico ottenuto dalle proprie vittime al fine di riceverne altro. - Nell’ambito di una attività d’indagine svolta su segnalazione di una minore questo
Compartimento unitamente alla Sezione di Prato ha individuato e denunciato in stato di
libertà un ragazzo di 15 anni che con ripetute minacce, costringeva la dodicenne a
realizzare foto e video a carattere sessualmente esplicito.
Nell’ambito dell’operazione “GREEN OCEAN” condotta anche in modalità sotto
copertura dal Compartimento di Palermo su canali di file sharing, su piattaforme di chat
e nel dark web questo Compartimento con l’ausilio della Sezione di Massa si è occupato
dell’esecuzione di due decreti di perquisizione che hanno portato ad altrettanti arresti.
L’attività di competenza si è conclusa con 2 arrestati. - Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, significativo
rispetto al 2020) con oltre 500 casi trattati e 190 autori di reato deferiti all’A.G.
Nel complesso per reati contro la persona commessi sul web, sono stati
denunciati oltre 1.400 soggetti.

ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito
l’individuazione di oltre 3.200 presunti autori deferiti all’A.G..
Per quanto riguarda il settore della cybersicurezza ed in particolare la protezione
delle Infrastrutture Critiche, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ad
attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture sensibili di interesse nazionale
(pubbliche e private), il C.N.A.I.P.I.C. – nell’ambito del complessivo Sistema
Informativo Nazionale per il Contrasto al Cyber Crime1, ha gestito:
5.434 attacchi informatici significativi nei confronti di servizi informatici
relativi a sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse
nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese;
ha diramato 110.524 alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi
informatici/telematici oggetto di tutela del Centro;
ha ricevuto 60 richieste di cooperazione, gestite dall’Ufficio del punto di
contatto HTC Emergency presente all’interno del CNAIPIC nell’ambito della
Rete 24–7 “High Tech Crime” del G7.
Nell’ottica di un’efficace condivisione operativa, a livello regionale si segnale la
stipula, nel corso dell’anno 2021, di specifici Protocolli d’intesa a tutela di
infrastrutture critiche tra le quali:
– Trigano Servizi Srl;
– Gucci S.p.A.;
– SESA s.p.A.;
Sono in corso le intese per la stipula dei medesimi protocolli con:
– Butali Euronics;
– Cassa di Risparmio di Lucca;
– Acelli Cartaria di Lucca;
1 Si tratta del più ampio progetto SINC3, che prevede collegati in rete il CNAIPIC, a tutela delle infrastrutture critiche
nazionali, ed i Nuclei operativi sicurezza cibernetica – NOSC dei Compartimenti, di prossima istituzione con la
riorganizzazione dei presidi territoriali della Specialità, quest’ultimi a tutela dei rispettivi asset cibernetici regionali. Il
progetto prevede tra l’altro la formazione degli operatori NOSC e la creazione di una piattaforma informatica per la
gestione degli eventi e per la condivisione delle informazioni di sicurezza finanziata con fondi ISF, che, oramai avviata
la fase sperimentale, potrà essere inaugurata il prossimo anno.
- Porto di Livorno Mar Tirreno settentrionale;
ARS Toscana.
Le attività investigative avviate dal Centro e dai Compartimenti, hanno portato
al deferimento di complessive 187 persone per accesso abusivo e danneggiamento di
sistemi informatici afferenti sistemi critici ovvero servizi essenziali, diffusione di
mallware, trattamento illecito di dati su larga scala.
L’azione della Polizia Postale si è diretta alla prevenzione e contrasto alle violazioni dei
sistemi informatici critici e in maniera massiva alla lotta alle falsificazioni e
commercializzazioni di certificati Green Pass illegali, sia sul clear che sul dark web.
L’azione della Polizia Postale si è diretta, ad ampio spettro:
a) al contrasto ai fenomeni di sottrazione illecita, dai sistemi critici, di interi archivi
contenenti centinaia di green pass appartenenti a cittadini italiani, certificati che venivano rivenduti o addirittura posti a disposizione del pubblico su piattaforme di file–sharing per lo scaricamento gratuito, al fine di un successivo utilizzo illecito da parte degli acquirenti;
b) al contrasto ai fenomeni di truffa, basati sulla pubblicazione, su darkweb e canali social, di annunci fraudolenti in cui sedicenti falsari, al solo scopo di adescare le proprie vittime convincendole a rivelare i propri dati personali e a disporre pagamenti anticipati, si dichiarano in grado di fabbricare falsi green pass. - Lo scorso mese di agosto, nell’ambito di una complessa indagine denominata “Fake pass”
– condotta dal Servizio centrale di Roma e dalle polizie postali di Milano e Bari, ha così
individuato e perquisito 4 persone, tra cui 2 minorenni, che gestivano canali social
specializzati nell’offerta illegale di certificati green pass Covid–19 falsi, sequestrando i 32
canali Telegram sui quali veniva veicolata la frode.
Grazie al monitoraggio dei pagamenti im cryptovalute effettuati dai clienti per ottenere gli inesistenti green pass, la Polizia postale ha ricostruito la rete di vendita, giungendo a
disarticolare quelle che, in alcuni casi, si trasformavano in vere e proprie estorsioni: non di rado, infatti, dopo aver millantanto di poter fabbricare i falsi green pass, ed essere così entrato in possesso dei dati personali e dei documenti di riconoscimento delle vittime, il truffatore passava a ricattare queste ultime, minacciando denunce alla polizia o ulteriori attacchi informatici nei loro confronti, se non avessero proceduto al pagamento di ulteriori somme di denaro.
c) Al contrasto ai fenomeni di intrusione informatica nei sistemi sanitari regionali, allo
scopo di poter inserire dati relativi a vaccinazioni e tamponi mai eseguiti, finalizzati ad
ottenere il rilascio di certificati green pass.
Risale infatti a pochi giorni fa la messa a segno da parte della polizia postale di una vasta operazione – la più avanzata sinora realizzata nel settore – relativa alla messa in commercio di certificazioni green pass radicalmente false, ma in grado di resistere anche ai controlli possibili mediante l’apposita app di verifica, generate mediante furto delle credenziali dei farmacisti e successivo accesso illegale ai sistemi sanitari regionali di Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto.
Le credenziali di accesso erano carpite alle farmacie mediante sofisticate tecniche di
phishing, attraverso email che simulavano la provenienza dal sistema sanitario, e che
inducevano le vittime a collegarsi ad un sito web, anch’esso falso, perfettamente identico a quello della sanità regionale, in grado di sottrarre le preziose credenziali.
In altri casi, i falsi green pass risultavano prodotti ricorrendo a servizi di chiamata VoIP
internazionali, capaci di camuffare il vero numero di telefono del chiamante e simulare
quello del sistema sanitario regionale, attraverso cui gli hacker si spacciavano per agenti
del supporto tecnico della Regione interessata ed inducevano il farmacista ad installare nel
proprio sistema un insidioso software che consentiva di assumere il controllo da remoto del
computer e rubare così le credenziali di accesso ai sistemi informativi regionali.
Le indagini – consistite nell’analisi dei dati di connessione, di tabulati telefonici, delle
caselle email e delle altre tracce lasciate dai traffici illeciti – hanno consentito di verificare
che le tecniche criminose appena indicate sono state messe in campo anche per produrre i
cd. Super green pass, a fronte di vaccini mai effettuati.
120 falsi green pass sono stati sinora localizzati nelle province di Napoli, Avellino,
Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza–Brianza,
Reggio Calabria, Roma e Trento, ma sono in corso accertamenti finalizzati a definire il
numero reale, che si stima essere assai più ampio, di coloro che si sono rivolti nel tempo
all’organizzazione criminale oggetto delle indagini per sfruttarne gli illeciti servizi.
Le perquisizioni, operate dai vari Reparti della Polizia Postale e delle Comunicazioni
interessati sul territorio nazionale hanno riguardato le 15 persone già sottoposte ad indagini quali ipotetici appartenenti all’associazione criminosa che risulta aver assicurato la regia degli accessi abusivi ai sistemi informatici e delle conseguenti falsificazioni, nonché 67 dei loro clienti.
- Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi green pass individuati
sono stati disabilitati, in modo da impedirne ogni ulteriore utilizzo.
Nel settore del financial cybercrime, si registrano per il 2021 ben 126 attacchi
informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese, per un ammontare
complessivo di oltre 36 milioni di euro sottratti illecitamente mediante complesse
frodi telematiche, 17 milioni dei quali recuperati a seguito dell’attivazione tempestiva
della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Gli attacchi al mondo dell’impresa, mediante frodi basate su tecniche di social
engineering risultano particolarmente condizionati dalla pandemia in corso, soprattutto
per l’utilizzo diffuso di sistemi di comunicazione per la gestione economica da remoto,
conseguenti all’adozione su larga scala di processi di smart–working.
- In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per
carpire illecitamente dati personali e bancari, si rileva il sensibile aumento dei casi
trattati dalla Specialità (+27%) per un totale oltre 18.000 casi trattati di furto di
credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di
chiavi private di wallet di cryptovalute a fronte dei quali sono state deferite all’A.G.
In ambito regionale:


- Nell’ambito del contrasto al fenomeno del c.d. cyberterrorismo, ed in generale
dell’estremismo in rete, gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni
hanno concorso alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di eversione e
terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso
l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. L’attività, funzionale
al contrasto del proselitismo e alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione
estremista religiosa e dell’eversione di estrema destra e antagonista, ha permesso di
sviluppare una dedicata attività informativa in contesti di interesse, per oltre 117.000
spazi web oggetto di approfondimento investigativo.
Tra questi 1.095 sono risultati caratterizzati da contenuti illeciti, che hanno
determinato in 471 casi l’oscuramento della risorsa digitale.
Con riferimento alle attività investigative di settore, denunciati 39 soggetti
ritenuti responsabili di attività di propaganda jihadista, ovvero legati all’estremismo di
destra o a movimenti anarchici, mentre nell’ambito dei movimenti afferenti la complessa galassia dei movimenti NO–VAX e NO GREENPASS sono state denunciate
101 persone2. - In ambito di collaborazione internazionale, proprio al fine di contrastare la
diffusione dal web di contenuti terroristici online legati all’estremismo di destra, lo
scorso 27 maggio l’Unità EU–IRU di Europol ha promosso un Referral Action Day con
l’obiettivo di rimuovere dai Social Network, siti web, blog, forum etc., materiale online
riportante loghi di gruppi, manifesti, manuali, tutorial, media file prodotti e disseminati
da organizzazioni di estrema destra, ovvero relativo a precedenti attacchi terroristici
connotati dalla medesima ideologia.
Nel dettaglio, all’esito dei lavori, ai quali hanno partecipato operatori della
Specialità ed operatori di polizia di altri 27 Stati, sono state segnalate 1038 URL ai
Provider al fine di ottenerne l’oscuramento; in particolare, l’Italia ha segnalato 77 URL
tra cui profili social di Facebook, Twitter e VKontacte, nonché una serie di account e
canali Telegram.
La grave emergenza socio–sanitaria, tuttora in corso, accompagnata dalle
restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus
Covid–19, ha infine orientato una specifica attività di monitoraggio informativo dei
canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per
l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni di piazza non autorizzate:
oltre 300 i canali su piattaforme di messaggistica e gli spazi web oggetto di
monitoraggio.
- Diverse le attività concluse che hanno portato al complessivo deferimento di 86
persone per reati quali il falso, la frode informatica, in un caso con 15 soggetti
protagonisti di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla produzione
di certificazioni false mediante violazione dei sistemi informatici sanitari. - 2 Proprio con riferimento alla grave emergenza socio–sanitaria, accompagnata dalle restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid–19, è stata dedicata una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni con modalità non consentite.
In tale contesto, tra le varie attività di contrasto poste in essere dalla Specialità si segnala, ad esempio, l’attività investigativa avviata condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano e dalla locale D.I.G.O.S. e coordinata dalla Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, che ha portato, lo scorso 9 settembre 2021, all’esecuzione di 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti soggetti indagati per istigazione a delinquere aggravata che figuravano tra i membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle manifestazioni “no green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale.
- Ed ancora, a titolo esemplificativo, si segnala l’ulteriore attività avviata dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, unitamente alla locale DIGOS, nei confronti degli attivisti NO Vax/NO GreenPass che ha portato all’esecuzione nella mattinata del 15 novembre 2021 di 17 decreti di perquisizione a carico dei soggetti più radicali affiliati al noto canale Telegram “Basta Dittatura”,
uno degli spazi web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del COVID 19.
Tra le molteplici attività investigative in tale contesto, appare opportuno segnalare anche quella avviata dal Compartimento Polizia
Postale di Genova, che ha portato all’esecuzione di ventiquattro perquisizioni nell’ambito di una vasta operazione, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Genova, tesa ad individuare i vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta NO
VAX/NO GREEN PASS i cui appartenenti operavano prendevano il nome di Guerrieri ViVi, all’interno di canali Telegram segreti, compiendo attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui.
- Ed ancora, a seguito dei fatti avvenuti nella Capitale il 9 ottobre u.s., con l’attacco alla sede della CGIL in Roma nel corso di una
manifestazione NO–VAX/NO GREEN PASS, grazie al monitoraggio effettuato dal Servizio polizia Postale e dalla DIGOS di Roma,
è stato accertato che attraverso il sito ufficiale di Forza Nuova, venivano diffusi, da parte dei componenti dello Staff e della Redazione
del movimento, numerosi comunicati e dichiarazioni volte ad incitare alla violenza contro le Istituzioni e, pertanto, si è proceduto ad
informare la competente A.G., che ha ritenuto di emettere un decreto di sequestro preventivo del sito www.forzanuova.eu.
Tale provvedimento è stato eseguito in data 11 ottobre u.s. dal personale della Specialità, tramite la sostituzione della homepage con
un’apposita “stop page”. - Con riferimento alle attività investigative svolte nel corrente anno da questa Specialità
nell’ambito del contrato alla diffusione di contenuti terroristici online, si segnala che sono
stati denunciati 3 soggetti ritenuti responsabili di attività di propaganda jihadista, 29
soggetti legati all’estremismo di destra, 7 soggetti legati a movimenti anarchici, mentre
nell’ambito dei movimenti NO–VAX e dell’emergenza COVID–19 sono state denunciate
101 persone. - Proprio con riferimento alla grave emergenza socio–sanitaria, accompagnata dalle
restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid–
19, è stata dedicata una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi
all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce
di eventi ovvero manifestazioni con modalità non consentite
In tale contesto, tra le varie attività di contrasto poste in essere dalla Specialità si segnala, ad esempio, l’attività investigativa avviata condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano e dalla locale D.I.G.O.S. e coordinata dalla Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, che ha portato, lo scorso 9 settembre
2021, all’esecuzione di 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti
soggetti indagati per istigazione a delinquere aggravata che figuravano tra i membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale venivano progettate azioni
violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle
manifestazioni “no green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale. - Ed ancora, a titolo esemplificativo, si segnala l’ulteriore attività avviata dal
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, unitamente alla locale
DIGOS, nei confronti degli attivisti NO Vax/NO GreenPass che ha portato all’esecuzione
nella mattinata del 15 novembre 2021 di 17 decreti di perquisizione a carico dei soggetti
più radicali affiliati al noto canale Telegram “Basta Dittatura”, uno degli spazi web di
maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del COVID 19.
Tra le molteplici attività investigative in tale contesto, appare opportuno segnalare anche
quella avviata dal Compartimento Polizia Postale di Genova, che ha portato
all’esecuzione di ventiquattro perquisizioni nell’ambito di una vasta operazione,
coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Genova, tesa ad individuare i
vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta NO VAX/NO GREEN PASS i cui
appartenenti operavano prendevano il nome di Guerrieri ViVi, all’interno di canali
Telegram segreti, compiendo attività illecite pianificate da un numero ristretto di
individui. - Ed ancora, a seguito dei fatti avvenuti nella Capitale il 9 ottobre u.s., con l’attacco alla
sede della CGIL in Roma nel corso di una manifestazione NO–VAX/NO GREEN PASS,
grazie al monitoraggio effettuato dal Servizio polizia Postale e dalla DIGOS di Roma, è
stato accertato che attraverso il sito ufficiale di Forza Nuova, venivano diffusi, da parte
dei componenti dello Staff e della Redazione del movimento, numerosi comunicati e
dichiarazioni volte ad incitare alla violenza contro le Istituzioni e, pertanto, si è proceduto ad informare la competente A.G., che ha ritenuto di emettere un decreto di sequestro preventivo del sito www.forzanuova.eu.
Tale provvedimento è stato eseguito in data 11 ottobre u.s. dal personale della Specialità, tramite la sostituzione della homepage con un’apposita “stop page”.
Prevenzione Antiterrorismo


- Di rilievo infine l’attività sviluppata dagli Uffici di Specialità per la tutela e la
sicurezza dei servizi postali, nell’ambito della convenzione con il partner Poste
Italiane: oltre 6400 le pattuglie impiegate nel corso dell’anno a tutela dei servizi
erogati da Poste Italiane per oltre 46.000 controlli. Attività che hanno portato al
deferimento di 229 persone (+394% rispetto all’anno precedente) per c.d. “reati
postali3”.
Nell’anno in esame, il portale del Commissariato di P.S. online si è confermato
quale punto di riferimento specializzato per la ricerca di informazioni, consigli,
suggerimenti di carattere generale per la sicurezza in rete, rafforzandosi ulteriormente
in termini di popolarità con 52.000.000 di accessi.
La struttura operativa che gestisce il portale ha trattato oltre 28.000 richieste di
informazioni, ricevuto 114.000 segnalazioni dai cittadini (+103% rispetto all’anno
precedente). - Grazie alle segnalazioni pervenute al Commissariato di P.S. online, sono stati
70 gli interventi per casi di suicidio annunciati in rete da parte di utenti individuati
in emergenza dal personale specializzato, a seguito dello sviluppo di attività di indagine
informatica.
Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e
pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto ai giovani, la
Specialità ha promosso la XI edizione del progetto “Una Vita da Social”, campagna
itinerante grazie, nel corso dell’anno 2021 sono state effettuate in sicurezza, 10 tappe,
Pisa, Livorno, Massa, Carrara, Arezzo, Siena, Lucca, Viareggio e Firenze alla quale
sino ad oggi sono stati raggiunti oltre 3000 studenti, e 120 insegnanti.
A livello regionale nel corso del lockdown l’attività di sensibilizzazione e
prevenzione nelle scuole è proseguita attraverso piattaforme di video conferenze
coinvolgendo oltre 35.000 studenti, più di 1.000 insegnanti, per un totale di oltre 300
Istituti scolastici coinvolti. - Si evidenzia infine per importanza l’attività di progettazione ed alta formazione
specialistica finalizzata all’avvio del CERT (Computer Emergency Response Team) –
del Ministero Interno. Avvalendosi della collaborazione istituzionale con il CI.Fi.Ge (
Centro interforze Formazione Intelligence – Stato maggiore della Difesa) è stato
sperimentato un prezioso e produttivo scambio formativo per il quale è stata formata
la prima aliquota di personale assegnato al Centro per la sicurezza informatica del
Dicastero.
3 Furto di corrispondenza, incasso fraudolento di assegni etc.
Persone indagate1560
Contenuti web monitorati331242787
Contenuti web oscurati088
adeguato profilo di specializzazione di operatore cyber per le esigenze del CERT e del
correlato Centro di Valutazione delle infrastrutture informatiche.
Infine, a completamento e per la migliore valorizzazione del percorso evolutivo
della Specialità, si sono di recente avviate le progettualità finanziate con fondi PNRR
per la realizzazione di 27 laboratori cyber sul territorio, la realizzazione di mezzi mobili
tattici a supporto delle attività investigative, forensi e per la gestione della sicurezza
informatica in occasione di grandi eventi.
Con gli stessi fondi è allo studio l’ipotesi di finanziare l’infrastruttura
informatica del CERT e del dipendente Centro di Valutazione che sarà chiamato a
svolgere il delicato compito di valutare i profili di sicurezza degli asset delle strutture
informatiche che supportano le funzioni essenziali del Ministero dell’Interno (sistemi
elettorali, rete Prefetture, AFIS etc.