PISA. Confcommercio: vertice in Prefettura su sicurezza e movida.
Ieri, il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi e il direttore Federico Pieragnoli hanno incontrato il Prefetto di Pisa Maria Luisa d’Alessandro.
Al centro del confronto le più urgenti questioni della sicurezza e della cosiddetta malamovida.
“Ringraziamo il Prefetto per la disponibilità e l’intenzione, che condividiamo, di affrontare globalmente il problema della movida in centro storico”, spiega il presidente Maestri Accesi.
“Durante l’incontro abbiamo espresso alcuni punti della nostra posizione. Per una città universitaria e turistica come Pisa, la movida, quando ben organizzata, è un fattore positivo e un modello di convivialità dalla forte valenza attrattiva. Sano divertimento, benessere, socialità, sono tutti elementi fondamentali per dare valore ad un contesto storico unico come quello pisano. Ma questo è concretamente possibile, a condizione di coinvolgere effettivamente i locali e i pubblici esercizi della città, che nella stragrande maggioranza dei casi, con la loro semplice presenza, rappresentano un baluardo ai fenomeni di degrado e insicurezza”.
“C’è tutto il tema della rigenerazione urbana e degli spazi pubblici di una città con una popolazione universitaria di oltre 50 mila studenti. Con il prefetto abbiamo condiviso la necessità di valorizzare al massimo la disponibilità di nuove aree urbane del centro da rigenerare e riqualificare come aree di aggregazione, in particolare, aggregazione giovanile. Un esempio su tutti: il Giardino Scotto, che in anni lontani è già stato luogo di musica e di intensa socialità”, sottolinea il direttore Pieragnoli.
“La sicurezza si fa con le imprese e con i pubblici esercizi e non contro di loro, a suon di ordinanze penalizzanti. – concludono il presidente e il direttore di Confcommercio – In passato i locali pisani hanno partecipato ad iniziative di sensibilizzazione sui temi dell’alcool, ad attività specifiche di collaborazione con le forze dell’ordine e persino a iniziative di autoregolamentazione. Nonostante due anni di pandemia e restrizioni di ogni tipo, con danni economici enormi, sappiamo che questa disponibilità alla collaborazione non è mai venuta meno”.
Fonte: Confcommercio Pisa