La speranza è che simili episodi non abbiano più spazio, affinché il calcio torni ad essere, come dovrebbe essere, una festa di sport e passione senza alcuna forma di violenza.
La passione e la tensione che si vivono sugli spalti e in campo hanno purtroppo trovato sfogo in un episodio violento che ha coinvolto il Pontedera al termine della sfida contro il Sestri Levante. All’uscita dallo stadio Giovanni Sivori, infatti, i tifosi granata sono stati vittime di un’aggressione da parte di alcuni individui che, utilizzando pietre e biglie lanciate con le fionde, hanno colpito il loro pullman. La violenza dell’attacco ha provocato danni ingenti al mezzo: due vetri rotti, la carrozzeria e il tetto danneggiati.
Nonostante l’incidente, fortunatamente non si sono registrati feriti tra i passeggeri, ma il momento di paura è stato enorme. Una signora, seduta vicino al finestrino colpito, per cercare di proteggersi dal vetro che stava per infrangersi, ha battuto la testa e ha accusato un leggero mancamento. Immediatamente soccorsa, è stata assistita dai medici sul posto e, dopo aver ricevuto le cure necessarie, ha potuto fare ritorno a casa.
Sul luogo dell’incidente sono prontamente intervenuti i Carabinieri, la Polizia e i Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza il pullman e gestito la situazione. Nonostante lo spavento, non si sono registrati altri danni gravi. Si è trattato comunque di un episodio che macchia l’atmosfera sportiva di una giornata che, per il Pontedera, si era conclusa con una vittoria fondamentale in trasferta.
Il Pontedera trionfa a Sestri Levante: Ianesi regala la vittoria
Il comunicato ufficiale del club: “L’US Città Pontedera intende condannare duramente il vile agguato di ieri notte al pullman, con a bordo i tifosi, per lo più famiglie, del Pontedera al rientro dalla trasferta di Sestri Levante, perpetrato da un gruppo di teppisti locali.
Episodi simili sono inaccettabili e non hanno nulla a che vedere con il sano tifo e la rivalità sportiva. Questo inquietante e deplorevole episodio offende non solo la città di Pontedera e la tifoseria granata, ma anche la reputazione del nostro campionato“.