PECCIOLI. Il direttore Doady Giugliano di VTrend.it ha incontrato in questi giorni il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni. Cos’è che ha fatto grande Peccioli? Questa una delle domande a cui ha risposto Renzo Macelloni.
Amatissimo dai suoi concittadini, invidiato e talvolta criticato sul “nulla” dai politici dei vari schieramenti, Renzo Macelloni, Sindaco di Peccioli, non vuol sentir parlare di miracoli.
“Se siamo riusciti a trasformare un piccolo centro nel cuore della Toscana – afferma in una breve intervista Macelloni – il merito è della squadra amministrativa, e dei cittadini che l’hanno sostenuta”.
“Certo- come primo cittadino ho dovuto assumermi molte responsabilità, soprattutto nel programmare progetti a lungo termine, che altri sindaci che mi sono succeduti dopo i miei primi mandati, hanno caparbiamente e saggiamente portato avanti”.
Ma lei non ha fatto mai mancare il suo sostegno a coloro che di fatto sono stati i suoi eredi – “Quando l’attaccamento alla propria terra, ai propri valori, e soprattutto al senso di comunità che i pecciolesi hanno dimostrato, dandoci stima e fiducia , cosa si può e deve fare se non rimboccarsi le maniche per migliorare la qualità di vita di ognuno? “
Beh, lo ammetta, almeno questo è un mezzo miracolo, non è facile mettere d’accordo tutti, specialmente in Toscana” – Vede, io non credo che all’inizio di questo lungo percorso, proprio tutti fossero convinti sui risultati ottenuti. Ma quando si profilano i primi risultati, e soprattutto i vantaggi che ne derivano, ripeto, per l’intera comunità, stima e fiducia si amplificano.”
Per usare una metafora calcistica, lei si è messo alla guida di una squadretta di terza categoria ed è riuscita a condurla in Coppa Campioni. Come si ottiene tutto questo? Le ripeto, lavorando sodo su qualcosa in cui si crede, su progetti che consentano per prima cosa di riportare la vita e le bellezze del centro storico, senza rinunciare però all’innovazione, a rendere fruibile il territorio, a programmare coniugando storia, cultura e tecnologia che siano in grado di richiamare anche un turismo di qualità. Per questo abbiamo realizzato anche un grande parcheggio, un altro è in via di conclusione, per accogliere al meglio il visitatore che, sovente diventa stanziale, decidendo di stabilirsi sul nostro territorio.
Peccioli è uno dei comuni italiani che ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano che viene assegnata ai borghi che godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, e che sanno offrire un’accoglienza di qualità. Era questa una delle sue aspettative? Beh, la cosa mi e ci ha fatto grande piacere, ma noi, come le ho detto abbiamo lavorato da subito non solo per conservare e migliorare il patrimonio storico paesaggistico, ma anche e soprattutto per dar vita ad attività culturali ed artistiche che richiamassero a Peccioli artisti, architetti, pittori, le cui opere oggi si possono ammirare nelle varie sedi. Fin dagli anni Novanta abbiamo creduto nella possibilità di un dialogo tra l’impianto medievale del territorio e l’arte contemporanea, come le installazioni “Fonte” e “Chiacchiere” di Vittorio Corsini, oppure “Colonna che scende” di Hidetoshi Nagasawa, fino ad arrivare ad “Acropoli” di Vittorio Messina e “Ospiti” di Fortuyn/O’Brien, solo per citarne alcune.”
Concludendo, i suoi colleghi sindaci italiani che afferiscono all’Anci, affermano che fare il primo cittadino oggi è pericoloso, per la troppa burocrazia che ingessa i progetti ed impatta troppo spesso nel codice penale. Lei che ne pensa? “Hanno ragione da vendere, ma ripeto, con volontà ed attenzione si supera qualunque ostacolo”!!
D.G
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