PONTEDERA. Il comunicato seguente giunge dal Partito della Rifondazione Comunista Circolo “Karl Marx” di Pontedera e pone l’attenzione sul degrado urbano dei parchi pubblici della frazione La Rotta.
“Abbiamo fatto due passi al Parco Fluviale, magnifica area verde di servizio alla frazione, ed anche negli altri giardini, come quelli in piazza Lazzeretti. Il risultato è un colpo d’occhio su uno stato di cose davvero desolante, che pone in primo piano la necessità di riflettere su come il comune gestisce manutenzioni ordinarie e straordinarie di verde, giochi e strutture annesse. Passeggiando per La Rotta ci si sente periferia a tutti gli effetti. Al Botteghino, poi, è periferia al quadrato. Un piccolo viaggio fra panchine rotte e totalmente inutilizzabili, rifiuti sparsi, palizzate pericolanti, chiodi arrugginiti sporgenti, cestini divelti ed erba alta.”
“Al Botteghino, al confine con il comune di Montopoli, esiste una sola area verde, accanto a piazza Lazzeretti. – racconta il militante Sergio Capecchi, residente della frazione – La palizzata è mezza crollata, tanto che i pezzi sono o a terra o penzolanti sopra le auto in sosta, con il rischio che ci cascino sopra. La percezione, poi, è di un totale abbandono: considerando anche il parcheggio di fronte a via Nebbiai, lungo la Tosco Romagnola, di cinque panchine tre sono fuori uso, mentre le altre sono comunque messe male”.
“La nostra denuncia poi si estende anche al vicino parco, fiore all’occhiello della frazione, al quale si accede dalla strada che costeggia il fiume, nota passeggiata delle estati rottigiane” – prosegue il comunicato. “Qui ogni tanto cade un lampione, vengono gli addetti a toglierlo e non lo mette più nessuno. Uno qualche tempo fa è stato sdraiato lungo la strada per mesi. – continua Capecchi – All’altezza del ‘fognone’, punto di scarico di molte case ancora non allacciate, la rete perimetrale è piena di buchi, con il rischio che qualcuno si faccia male. E stiamo parlando di un parco dedicato prevalentemente a famiglie e bambini”. Non migliora la situazione al parco fluviale, fra erba alta ed altre panchine divelte.
“Di fronte a tutto questo viene da chiedersi se la filosofia delle manutenzioni in appalto alle cooperative, sia funzionale. – continuano – A noi sembra che oltre generare lavoro a basso costo, non assicuri servizi efficienti alla popolazione, in un momento in cui le aree verdi, oltre ad essere fondamentali punti di socialità, sono un sostegno alla qualità della vita, anche in pandemia. Le zone rosse e arancioni finiranno, l’estate tornerà, e sarà importante stare all’aria aperta. E chi verrà qui a La Rotta troverà questo stato di cose.”