Un giro tra le contrade storiche del Palio di Buti, tra i protagonisti di questa nuova edizione della festa popolare.
Dal 1961 a Buti, la domenica dopo la festa di Sant’Antonio Abate, è il giorno del Palio. Una giornata che consacra il lavoro, iniziato molti mesi prima, di ognuna delle 7 contrade storiche, che vanno alla ricerca del miglior cavallo e del fantino più esperto per poter strappare l’ambito “cencio” alle altre contrade.
I festeggiamenti durano due settimane e la cena che segna l’inizio del Palio è quella del venerdì della prima settimana, dove i capi contrada ed altri componenti, più di cento persone, danno l’avvio ad una serie di celebrazioni e rituali che tutto il paese vivrà con intensa emozione ed entusiasmo. La domenica mattina, dopo la messa delle ore undici, la contrada vincitrice del palio del precedente anno, consegna il cencio alla Pievania e successivamente sul sagrato della chiesa vengono estratte le batterie dei sette cavalli sfidanti, tre per ogni corsa più quella finale.
Le contrade storiche:
San Francesco – Questa contrada si estende nella parte a Nord Est del paese ed ha il suo punto di riferimento nella Chiesa di San Francesco. All’interno si trova, il teatro ottocentesco intitolato a Francesco di Bartolo, e la scuola secondaria di primo grado f. Di Bartolo Buti
La Croce – È la prima delle contrade che si incontrano salendo verso il centro del paese, provenendo dalla frazione di Cascine ed ha il suo punto di riferimento nella Cappella dalla quale prende il nome, di recente ristrutturazione.
San Nicolao – Si estende dal centro verso la zona ad est del paese e oltre alla Chiesa di San Nicolao si trova al suo interno il Frantoio Sociale.
Pievania – Verso la zona centro-nord del paese si trova la Pieve di San Giovanni Battista, punto centrale della contrada che si snoda tutt’intorno fino a comprendere anche la Piazza principale del paese.
Ascensione – È l’ultima contrada prima dell’uscita dal paese, salendo verso il Monte Serra e corrisponde all’antico castello di Panicale. Oltre ad essere caratterizzata dagli oliveti, fornitori di un olio noto anche oltre i confini regionali, ha il suo fulcro nel Santuario di Santa Maria della Neve.
San Rocco – Corrisponde al centro storico del paese dove troneggia l’imponente Castel Tonini e dove sono visibili diversi altri palazzi risalenti ai secoli XVI e XVII tra i quali il più importante è la cinquecentesca Villa Medicea.
San Michele – Uscendo dal paese in direzione di Vicopisano, percorrendo quella che gli abitanti conoscono come “la via del termine”, si incontra una borgata corrispondente ad uno degli antichi castelli originari di Buti: Castel di Nocco. Tra le sue case, evidenti sono i resti della Chiesa di San Michele, dalla quale la contrada prende il nome.
Video di Enrico Signorini
di MF