La certificazione verde è diventata obbligatoria nei luoghi di lavoro da venerdì 15 ottobre e lo sarà fino al 31 dicembre.
Negli ultimi tempi, si è registrato un forte aumento dei certificati per malattia presentati dai lavoratori e l’Inps rivela che questo numero è destinato a crescere. Sembra palese che questo ‘boom’ dipenda dalla nascita dell’obbligo.
Il primo giorno dell’entrata in vigore del Green Pass, i certificati per malattia presentati dai lavoratori, pubblici e privati sono stati in tutto 93.322. Il venerdì precedente, il conto era ben più basso: 76.836.
Lunedì 18 ottobre i certificati ricevuti dall’Istituto sono arrivati a 152.780, con un incremento del 14,6% rispetto ad appena sette giorni prima, quando i certificati ricevuti erano stati 133.270.
Molti di coloro che non vogliono vaccinarsi e neanche fare il tampone, potrebbero optare per una via diversa: non presentarsi a lavoro mediante l’assenza per malattia.
Ma c’è un problema: senza Green Pass, il lavoratore è considerato assente ingiustificato e viene sospeso dal lavoro fino a 10 giorni e anche dallo stipendio (anche se non può essere licenziato). La sospensione prevede anche lo stop ai contributi assistenziali e previdenziali, con effetti su Tfr, assegni familiari e altre erogazioni previste.