L’Ananas, per “scoprirci” con più serenità
È vero, manca ancora un po’ all’estate, ma non ditemi che non ci pensate e che non avete la mente già immersa nella libertà delle giornate passate in spiaggia. I pensieri volano, ma qualcosa ci riporta alla realtà: la prova costume! L’incubo più temuto da tutte le donne, quest’anno più che mai, dato che usciamo da un inverno di vita sedentaria, all’insegna dello stress e di preoccupazioni ben più grandi di quella per la linea.
In ogni caso, per un motivo o per un altro, ogni anno ci ritroviamo alle strette con i tempi per cercare di rimediare agli stravizi invernali e allora è bene iniziare a impegnarsi già da adesso, a partire dalla nostra più grande nemica, la cellulite. Ma siamo sicure di conoscere davvero bene questa nostra odiosa rivale? Perché nel momento in cui decidiamo di volerla combattere è fondamentale essere padrone almeno dei concetti di base.
Innanzitutto il primo passo consiste nel capire da cosa realmente dobbiamo difenderci: cellulite o ritenzione idrica? Spesso questi due termini vengono confusi per riferirsi a uno stesso problema, quando in realtà hanno due sfumature diverse, sebbene condividano lo stesso campo di battaglia: il sistema circolatorio, in particolare quello linfatico, e il tessuto adiposo.
Abbiamo già parlato di come poter affrontare la ritenzione idrica, più semplice rispetto alla cellulite vera e propria, che invece consiste in un’infiammazione localizzata a livello del microcircolo che irrora il tessuto adiposo sottocutaneo, con conseguente trasudazione e ristagno di liquidi negli spazi intracellulari, che porta all’accumulo di tossine e alla formazione di edema.
Se non trattato, il cronicizzarsi di questo fenomeno infiammatorio induce l’alterazione del tessuto adiposo – che aumenta di volume e tende a indurirsi – e la fibrosi del tessuto connettivo del derma, che si manifesta visivamente in superficie con nodi cellulitici a carattere doloroso, comunemente chiamati inestetismi della cellulite.
A monte numerosi fattori più o meno concomitanti – genetici, ormonali, circolatori, costituzionali e comportamentali – a valle un disturbo da cui purtroppo non si guarisce mai del tutto, ma su cui possiamo intervenire per prevenirne la comparsa o quantomeno contenerne lo sviluppo.
Anche perché, ricordiamoci bene che la cellulite non è solo una preoccupazione estetica, per il brutto aspetto che conferisce alla pelle, ma una vera e propria patologia e come tale deve essere trattata. La natura anche in questo caso ci tende la mano con un frutto che, guarda caso, è tipico della stagione estiva: l’Ananas (Ananas comosus L.).
Attenzione però, che per godere delle sue proprietà non è sufficiente mangiare la sua polpa o berne il succo, la vera risorsa è il gambo, la porzione che di solito viene scartata. Ricco in bromelina, un enzima dalla preziosa azione fibrinolitica, capace di migliorare la circolazione, oltre che favorire il drenaggio dei liquidi ristagnanti, contrastando la cellulite.
Antiinfiammatorio e anti-edematoso, l’estratto di Ananas permette di disinfiammare i tessuti, di ridurre l’eccessiva permeabilità capillare e quindi il riassorbimento degli edemi, attenuando così l’infiammazione e il dolore localizzato. L’Ananas, infatti, è tradizionalmente utilizzato come anticellulite, per ridonare tono ai tessuti e rendere la pelle più levigata, ma in generale è utile nel trattamento dei processi infiammatori, specialmente in caso di ematoma, edema e tumefazione.
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