Betulla: la linfa naturale che sa drenare
Quella alla buccia d’arancia è una guerra che combattono quasi tutte le donne, fin da ragazzine. Tanto impegno, ma spesso pochi risultati. Come mai? Forse perché nella maggior parte dei casi la nemica cellulite è odiata come problema estetico per il brutto aspetto che dà alla pelle, ma non viene considerata per quello che è realmente: una patologia, vera e propria e molto complessa, che coinvolge molteplici fattori, non trascurabili nell’ottica di un trattamento efficace. Affrontarla significa, dunque, fronteggiarla nella sua globalità, partendo dal presupposto che si tratta di un’infiammazione cronica localizzata, a livello del tessuto adiposo sottocutaneo, causata da un cattivo funzionamento del microcircolo e del sistema linfatico.
Tutto parte da un rigonfiamento delle cellule adipose, il cui aumento di volume preme sui capillari circostanti che, “schiacciati”, rilasciano un’eccessiva quantità di liquidi, che il sistema linfatico non riesce a smaltire. Così il nostro prezioso drenaggio linfatico va in tilt e si va incontro a un ristagno di liquidi, noto come ritenzione idrica. Quest’ultima, molto spesso, viene impropriamente nominata come sinonimo di cellulite, ma in realtà i due termini descrivono due sfumature diverse di un problema che coinvolge lo stesso sistema. Nel caso specifico della ritenzione idrica abbiamo un organismo che tende a trattenere liquidi, i quali si accumulano negli spazi tra le cellule con formazione di edema. Chi ne soffre, infatti, percepisce una sensazione di gonfiore – specialmente a livello di addome, glutei, cosce e caviglie – con senso di pesantezza e affaticamento generale. Questi liquidi sono ricchi, tra l’altro, delle tossine rilasciate dalle cellule e non smaltite, che sono responsabili di un rallentamento del metabolismo cellulare, con conseguenze su tutto il sistema venoso e linfatico, e che contribuiscono allo stato infiammatorio della cellulite. I famosi “liquidi in eccesso”, pericoloso incubo delle donne, che ormai sanno di doversi impegnare e bere molta acqua per facilitare la loro eliminazione o prevenirne l’accumulo. Ora però, se è vero che “l’acqua elimina l’acqua”, è vero anche che non sarà mai sufficiente da sola e che per essere davvero efficace ha bisogno di un supporto in più, che faciliti il deflusso dei liquidi.
In fitoterapia ci sono molte piante amiche delle donne. La Betulla, Betula alba L., ad esempio, è nota per le proprietà diuretiche e drenanti della linfa che scorre nel suo tronco. Conosciuta anche come Betula verrucosa, la linfa allo stato naturale è ricca di oligoelementi, tra cui spicca il potassio, responsabile dell’effetto che stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche. Grazie anche alla presenza di un eteroside (betullina), la linfa di Betulla agisce alleggerendo il sistema linfatico sovraccaricato, ottimizzando la sua funzione di drenaggio dei liquidi in caso di ristagno, ed è quindi fortemente indicata nel trattamento della ritenzione idrica, oltre che della cellulite vera e propria, con quella ritenzione dolorosa che quasi sempre l’accompagna.