Cordoglio in Ateneo per la scomparsa della docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea.
L’Università di Firenze piange la scomparsa di Elisabetta Bacchereti, già docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, una delle voci più autorevoli nel panorama degli studi letterari italiani. Nata a Empoli nel 1953, Bacchereti ha contribuito in modo significativo alla crescita intellettuale dell’Ateneo fiorentino e ha lasciato un’impronta duratura nel mondo accademico.
Dopo aver intrapreso la sua carriera accademica all’inizio degli anni ’80, Bacchereti ha concentrato i suoi studi sulle forme della prosa italiana dal secondo Ottocento alla contemporaneità, con un’attenzione particolare alla struttura del romanzo e alle sue dinamiche sia macrotestuali che microtestuali, senza dimenticare gli aspetti extratestuali. Le sue ricerche si sono focalizzate su temi come il Naturalismo, Italo Svevo, il noir italiano e la rivisitazione novecentesca della favola esopica, approfondendo aspetti nuovi e poco esplorati della letteratura italiana.
Numerosi sono i suoi contributi alla critica letteraria, tra cui la collaborazione al Dizionario critico della letteratura italiana (a cura di E. Ghidetti e G. Luti) e alla Storia letteraria del Novecento (Vallardi), opere fondamentali per chi si occupa della letteratura del Novecento italiano.
Autrice prolifica di pubblicazioni e articoli in vari ambiti della disciplina, Bacchereti ha anche svolto un ruolo di primo piano nella didattica, contribuendo al Master di primo livello in Teoria e pratica della traduzione, all’interno del Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi interculturali, e ai corsi di perfezionamento organizzati dal Dipartimento di Italianistica.
Inoltre, la professoressa ha fatto parte del Comitato scientifico della rivista Letterature europee e americane e ha ricoperto il ruolo di referente per la Toscana della MOD-Scuola, sezione della Società per la modernità italiana che promuove il dialogo tra Scuola e Università.
Otre al cordoglio espresso dall’Università, anche la Corale Santa Cecilia vuole ricordare Elisabetta Bacchereti come voce storica del coro. Entrata a far parte della Corale nel 1996, Elisabetta ha sempre partecipato attivamente alla vita della Corale, ricoprendo anche ruoli importanti all’interno dell’organizzazione, come membro del Consiglio Direttivo e come Vicepresidente.
La sua perdita, avvenuta dopo una lunga e coraggiosa lotta contro la malattia, lascia un vuoto incolmabile nei cuori di tutti i coristi, ma anche una miriade di ricordi che continueranno a vivere nel cuore di chi l’ha conosciuta. La Corale Santa Cecilia ha voluto ricordarla come una donna «intelligente, di cultura, con tante passionii».
Appassionata di calcio, politica, musica e canto, Elisabetta non era solo una docente universitaria ma anche una madre, una moglie e una nonna. Brava in cucina, nell’uncinetto e in molte altre attività, Elisabetta ha sempre avuto mille interessi, tra cui quello di scrivere libri e promuovere incontri divulgativi, condividendo generosamente la sua vasta cultura.
Nonostante la malattia, ha continuato a partecipare ai concerti e agli eventi della Corale, e nel marzo scorso era presente anche al pranzo sociale. La Corale ricorda con affetto le sue parole, scritte sulla sua pagina Facebook in occasione del Concerto di San Andrea dello scorso novembre, quando non poté partecipare a causa della malattia: «… Però sappiate che ci sono, in cuore, spirito e anima, conosco ogni nota, ogni inciampo, ogni movimento e vi seguirò col pensiero immaginando di essere lì, con voi». Un messaggio che resterà impresso nei cuori di tutti i membri della Corale. «Cara Elisabetta, così sarà: sarai sempre con noi, in cuore, spirito e anima».
L’Ateneo fiorentino e la Corale Santa Cecilia, uniti nel dolore, ricordano così Elisabetta Bacchereti: una studiosa di grande valore e una donna dal cuore generoso, che continuerà a vivere attraverso le sue opere, il suo amore per la cultura e la sua passione per la musica.