Nel corso del 2024, il compartimento di Polizia postale della Toscana ha documentato un significativo scenario di minacce informatiche, registrando 1.018 attacchi cyber. Questi incidenti hanno principalmente riguardato la compromissione di account social di cittadini privati, realizzata attraverso l’utilizzo di software malevoli (malware).
Come riporta ANSA toscana, sul fronte dei reati economico-finanziari perpetrati online, l’attività investigativa ha portato a risultati rilevanti: 394 persone sono state indagate, sono stati eseguiti tre arresti e 69 perquisizioni sono state effettuate sul territorio regionale.
Le piattaforme di e-commerce sono diventate terreno fertile per truffe sempre più elaborate. Particolare attenzione meritano le “truffe romantiche”, un fenomeno in crescita che colpisce principalmente donne tra i 40 e i 60 anni. Le vittime vengono adescate online e, attraverso complesse manipolazioni psicologiche, vengono convinte a trasferire consistenti somme di denaro ai truffatori.
Il trading online si è rivelato un altro settore critico, con un incremento significativo delle truffe. I criminali, spacciandosi per intermediari finanziari, hanno attirato numerosi utenti con la promessa di investimenti sicuri e rendimenti elevati. Le vittime, sedotte da questi falsi prospetti di guadagno, hanno investito i risparmi di una vita in piattaforme inesistenti, perdendo tutto il capitale investito.
L’evoluzione delle tecniche di frode ha visto il classico phishing trasformarsi in forme più sofisticate. Oltre alla tradizionale tecnica di acquisizione illecita di dati sensibili tramite malware e siti clone, sono emerse due nuove varianti:
- Il “vishing” (voice phishing): truffe realizzate attraverso chiamate telefoniche
- Lo “smishing”: frodi perpetrate via SMS, dove le vittime vengono indotte a cliccare su link malevoli per il furto di denaro, credenziali e informazioni personali
Il sistema economico-produttivo toscano continua a essere bersaglio di attacchi BEC (Business E-mail Compromise) e CEO Fraud, evoluzione moderna della tecnica “man in the middle”. In questi casi, i criminali si inseriscono nelle comunicazioni commerciali tra aziende, riuscendo a dirottare ingenti somme di denaro verso conti correnti fraudolenti.
Questo quadro delinea una situazione in cui la criminalità informatica si dimostra sempre più sofisticata, adattandosi rapidamente alle nuove tecnologie e sfruttando molteplici canali per perpetrare le proprie attività illecite.