Il ricordo di Daniele Agostini dal suo amico Michele Vestri.
“Ciao Daniele,
E ora con chi litigo? Con te lo potevo fare, perché eravamo amici. Tu Juventino, io della Fiorentina. Ricordi quanti sfottò che ci siamo tirati? Ma tutto terminava sempre con un grande sorriso ed un grande abbraccio.

Quando mi sono sposato, uscendo di casa per salire in auto, ricordo sei passato con la tua auto e con una mano fuori dal finestrino mi hai lanciato un saluto, un saluto che non ho mai dimenticato ed ancora mi porto nel cuore.
Ci siamo conosciuti alla radio ricordi? Tu eri alla parte tecnica, poi la passione per il calcio ti ha portato alla conduzione anche di trasmissioni sportive.
Nella foto scattata a Radio Studio 104 di Capannoli, dal basso: Daniele Agostini, Michele Vestri, Cesare Andrisano, Antonio vitarelli (Digo), Enrico citi.
La tua genuina spontaneità, il tuo modo di fare estremamente diretto senza nascondersi mi ha sempre messo a mio agio, abbiamo riso, ci siamo divertiti insieme ad altri amici e condiviso serate indimenticabili; poi mi hai fatto conoscere un aspetto di te di cui non ero al corrente, quello dello scrittore, mi hai sorpreso davvero! Nei libri che hai scritto, quelli dedicati alle chiese di Capannoli ci sono dettagli che solo tu potevi scoprire, scovati in antichi manuali impolverati dal tempo.
Intervista di Michele Vestri a Daniele Agostini
Daniele, il mio amico che ho sentito per telefono solo una settimana fa mi diceva: “sto meglio Michele”. Io c’ho creduto Daniele, io c’ho creduto… guarda che il dolore del tuo addio è davvero forte, mi hai fatto piangere come un bambino, non eri un familiare ma eri un amico, uno dei pochi, pochissimi che ho avuto fino ad oggi. Sarai sempre nei miei pensieri, ogni mattino quando mi sveglio sarai tra i primi a cui penserò”.
Il tuo amico Michele