VALDERA. Ci siamo, il tempo della riapertura dei negozi di abbigliamento sembra esser giunta.
Arriva l’annuncio del presidente del consiglio e del Governatore della Toscana che nella vicenda, era l’ultimo ad avere la parola.
Sospiro di sollievo per i molti esercenti del settore, anche se molti dubbi accompagnano questa ripartenza caratterizzata dalle strategie del distanziamento da mettere in atto, particolare a cui non è possibile soprassedere, non ultimo l’interrogativo su come la clientela si comporterà, ovvero quanto il cliente sarà disposta a muoversi per l’acquisto?
A questo proposito abbiamo intervistato il titolare di uno dei punti di riferimento e più eminenti della Valdera: Il titolare dei Magazzini Mangini. Con “Armando” ci siamo fatti raccontare come organizzerà la riapertura dei suoi 3.000 metri di spazio espositivi e come è stato affrontato su base aziendale il lock down.
“In primo luogo – dice Mangini – organizzeremo dei gazebo esterni nel caso non fossero sufficienti i grandi tendoni che abbiamo posizionato esternamente l’ingresso, che assumono ora più che mai un valore in più, quindi non solo per dare riparo dai fenomeni meteo, ma anche per garantire alla clientela nell’attesa di accedere al punto vendita il distanziamento sociale; all’ingresso un addetto penserà all’accoglienza della clientela con tutte, dico tutte le accortezze per la salvaguardia a tutela della salute”.
“Inoltre – continua il titolare dei Magazzini Mangini – abbiamo installato all’ingresso un conta persone che garantirà il non superamento numerico in contemporanea di 60-70 clienti. Ci sarà anche la misurazione della temperatura per scongiurare ogni disattenzione”.
“Le casse all’uscita saranno ridotte a 4, questo ancora una volta per garantire il distanziamento sociale.
Anche se – sottolinea il titolare – nei nostri 3000mq di spazio vendita, dove si sviluppano i settori di biancheria intima, per la casa, l’abbigliamento bambini, donna e uomo, garantiscono assoluta sicurezza per l’acquirente. Il personale che sarà al completo oltre a dare supporto alla clientela per l’acquisto, sarà attento a far rispettare il distanziamento.
Se da una parte la questione tecnica sembra ottimizzata, sotto un profilo squisitamente aziendale e quindi in riferimento alla vendita rimangono molti dubbi:
“Per mancata vendita – ribatte Mangini . abbiamo avuto danni per 1,2 -1,3 milioni, quei soldi sono persi e non abbiamo modo di recuperarli ed in più, abbiamo da pagare i fornitori che ci hanno fornito tutta la merce primaverile, non sarà facile “.
“Per questo adotteremo una strategia di vendita mai messa in campo fino ad ora, ovvero tutta la merce primaverile di quest’anno, sarà scontata da subito del 50%, garantiremo capi di assoluta attualità e tendenza moda in tutti i nostri settori”. Le rimanenze creerebbero un fondo magazzino inutilizzabile in quanto la nostra filosofia aziendale è quella di proporre sempre moda attuale”.
Molte aziende per sanare le mancate vendite si organizzeranno allungando gli orari di apertura, non sarà così per i Magazzini Mangini:
“I nostri orari saranno i canonici – ci dice il titolare – dal 9,30 alle 13,00 dalle 15,30 alle 20,00 in quanto l’aggravio di spesa sul bilancio economico sarebbe pesante, inoltre – conclude Armando Mangini – al momento preferiamo non fare ingressi su appuntamento, riteniamo congruo partire con ingresso libero.
La riapertura sarà lunedì 18 Maggio dalle 9,30. E come conclude ogni apparizione televisiva, Armando ci saluta con: “e noi vi s’aspetta”.