Confermate anche per l’estate 2025 le Bandiere Blu per le spiagge di Marina di Pisa, Calambrone e Tirrenia e per il Porto di Pisa.
La cerimonia di consegna del riconoscimento della fondazione FEE, assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, è avvenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, con la premiazione di 246 tra località di mare e sui laghi e oltre 84 approdi turistici.
A ritirare la Bandiera per il Comune di Pisa, l’assessore all’ambiente Giulia Gambini: “Siamo molto soddisfatti del riconoscimento ottenuto per il 21° anno consecutivo per tutto il nostro Litorale. Pisa si è confermata, con le sue spiagge di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone e l’approdo del Porto di Pisa, tra i Comuni di Italia che sono stati destinatari della Bandiera Blu.
Un risultato che ci rende orgogliosi, perché riconosce quello che è stato l’impegno dell’amministrazione comunale per il proprio Litorale non soltanto per tutto ciò che riguarda la tutela ambientale, come la pulizia delle spiagge, la raccolta differenziata dei rifiuti, gli interventi di educazione e sensibilizzazione ambientale, ma anche in termini di accessibilità e di erogazione dei servizi che vengono offerti a cittadini e turisti. Un riconoscimento che ci stimola a proseguire l’impegno per il Litorale e conferma che la tutela dell’ambiente passa attraverso un grande lavoro di squadra che vede tutti i soggetti coinvolti, non soltanto l’amministrazione comunale, ma enti territoriali, stabilimenti balneari, operatori commerciali, associazioni del territorio e tutti i cittadini, portando ciascuno il proprio importante contributo.”
La Bandiera Blu è un riconoscimento conferito dalla FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale) alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, in base a una serie di criteri che riguardano la gestione del territorio, la valorizzazione delle aree naturalistiche, la vivibilità in estate e gli impianti di depurazione. Il requisito base per l’assegnazione è la qualità delle acque, monitorata ogni quindici giorni con protocolli analitici condivisi con ARPAT, ma è necessario dimostrare una adeguata capacità di erogare servizi turistici e ambientali che vanno dalla raccolta rifiuti, all’organizzazione della sosta, all’accessibilità degli stabilimenti, alla sicurezza, alla tutela ambientale e all’ecosistema.