PISA. Dall’Arma dei Carabinieri arriva la descrizione del progetto: “Struttura a basso impatto ambientale”.
Il sedime individuato per ospitare la base del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), il 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania” ed il Centro Cinofili è in parte già costruito (ospita una ex base radar, ora in disuso) e per il resto è classificato “zona agricola di recupero ambientale” in quanto ricade nella cosiddetta “area agricola delle aree esterne” del Parco regionale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli.
L’opera avrà un basso impatto ambientale alla luce di una serie di considerazioni: il sedime della base avrà un’estensione complessiva di 72,9 ettari, ma 28 saranno mantenuti a superficie verde, valorizzata con un’estesa piantumazione di vegetazione autoctona per incrementare l’assorbimento di anidride carbonica. Dei rimanenti 45 ettari (0,19% del Parco) le edificazioni ne copriranno solamente 5 (lo 0,02% del Parco); i restanti 40 ettari saranno adibiti a viabilità e servizi, con idonee opere di regimazione (per non modificare l’equilibrio idrico del sedime) e di vegetazione.
I criteri di progettazione perseguono un bassissimo impatto ambientale e paesaggistico; tutti gli edifici avranno un’altezza massima di 3 piani e garantiranno emissioni pressoché nulle ricorrendo a sistemi di riscaldamento e condizionamento con impianti fotovoltaici e solare termico, senza uso di combustibili fossili. L’intero sedime potrà, per questo, essere considerato una comunità energetica prossima alla relativa autosufficienza.
Al fine di valorizzare il territorio sotto il profilo della sicurezza ambientale e della salvaguardia della biodiversità, nella nuova base sarà allocato un Distaccamento Carabinieri per la Biodiversità e sarà trasferita la Stazione CC Forestale di Pisa, dotata di unità a cavallo per la vigilanza sul Parco stesso.
Fondamentale è inoltre sottolineare che il d.P.C.M. 14/01/2022, che ha dichiarato l’intervento “opera destinata alla difesa nazionale”, non esclude la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Infatti, la disciplina di settore precisa che “la stazione appaltante convoca la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto … svolta in forma semplificata … ferme restando le prerogative dell’autorità competente in materia di VIA” (art. 44 co. 4 decreto-legge n. 77/2021).
Da non sottovalutare il fatto che presso la base lavoreranno quotidianamente diverse centinaia di Carabinieri, dei quali molti vi risiederanno con le loro famiglie (con conseguente miglioramento del controllo delle condizioni dell’ordine e della sicurezza pubblica); inoltre, presso quella base, saranno ospitati corsi e delegazioni, producendo un flusso costante di visitatori presso le strutture ricettive locali, con i conseguenti benefici sull’indotto economico della periferia pisana.
Infine, la base sarà dotata di un asilo nido ed importanti impianti ginnico-sportivi, che saranno messi a disposizione anche della collettività. Di fatto, l’opera conferirà un valore aggiunto al Parco. potendosi integrare nell’ambito dei percorsi turistico-ambientali dello stesso ed in particolare della zona di Coltano, proponendo all’interno dell’area interessata la costituzione di un Centro di educazione ambientale, di un Museo del crimine ambientale (con particolare riferimento al bracconaggio e agli incendi boschivi) e di un percorso naturalistico (aperto a persone diversamente abili) comprensivo di un orto botanico e di un arboreto; l’offerta educativa e culturale, a favore delle scolaresche e, più in generale, della collettività, è tesa a valorizzare ulteriormente il territorio interessato, armonizzandosi con le eccellenze culturali già presenti, costituite dalla Villa Medicea e dalla Palazzina “Marconi”.
Queste le parole del sindaco di Pisa Michele Conti:
“Sulla vicenda della base militare che dovrebbe sorgere di Coltano il Comune di Pisa non ha ricevuto atti ufficiali da parte del Ministero della Difesa. Pur non essendo pregiudizialmente contrario agli insediamenti militari sul territorio pisano, e comprendendo la ragion di stato per opere ‘destinate alla difesa nazionale’, mi faccio interprete dal sentimento della comunità pisana nel dirmi contrario a quel tipo di intervento in un’area che ricade nel Parco naturale, nelle dimensioni annunciate di circa 70 ettari”.
Fonte: Comunicato Stampa Carabinieri di Pisa