Le parole di Elena Meini e Massimiliano Baldini, capogruppo e consigliere del Carroccio in consiglio regionale, sulla polemica della base nell’ex Cisam.
“Nessun consumo di suolo e maggiore tutela per l’ambiente: le iniziative portate avanti dai movimenti per dire no alla realizzazione di una infrastruttura militare all’interno Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e per chiedere le dimissioni del suo presidente Lorenzo Bani sono pretestuose e dettate un antimilitarismo ideologico che ancora impera a sinistra. Comprese, vale la pena ricordarlo, alcune frange del Pd che ora si schierano contro il progetto, ma che dimenticano che nel recente passato, quando al ministero della Difesa sedeva un loro collega di partito, hanno avallato un progetto assai più impattante di quello attuale”.
Così Elena Meini e Massimiliano Baldini, rispettivamente capogruppo e consigliere della Lega in Consiglio regionale, a commento delle iniziative dei movimenti contrari alla costruzione di una nuova base nell’area ex Cisam, all’interno del Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.
“La scelta di realizzare una nuova infrastruttura militare laddove ce n’è già un’altra – perché questa è la verità – e per di più con un progetto che migliora la situazione esistente, è sensata e condivisa da una pluralità di enti e istituzioni. Conosciamo bene l’insofferenza di certa sinistra per tutto ciò che ha a che fare con un’uniforme, ma l’ideologia non può prevalere sulle scelte amministrative. Si mettano il cuore in pace, non travisino la verità e lascino lavorare il presidente del Parco, cui va la nostra solidarietà per gli ingiusti e ingiustificati attacchi”, conclude Meini.