“Cara Franca,
mi permetto di considerarti un’amica perché, anche inconsapevolmente, lo sei stata davvero come penso sia accaduto a tante altre donne… la notizia mi ha bruciato, ero felice dei tuoi cento splendidi anni, uno dei tanti traguardi particolari che hai raggiunto e ora mi trovo alle prese col rammarico di non aver avuto l’occasione di incontrarti, magari in camerino dopo uno dei tuoi splendidi spettacoli per ringraziarti.
Te lo dico adesso con l’idea che tu possa percepire la mia gratitudine… non sei stata, diciamo la verità, una diva di prorompente bellezza, ma mi piaceva il tuo stile, la cura quasi ossessiva del particolare, la ricerca continua di un effetto non comune e l’estrema naturalezza con cui diventavi Personaggio.
Mi hai insegnato che l’intelligenza non è sempre vestita di grigio, che ridere è acuto, sottile e liberatorio oltre che estremamente didattico. Ho capito da te che mi sarebbe piaciuto essere una donna libera e indipendente anche senza farne un manifesto!
Non facile nel tuo mondo conquistare i tuoi traguardi… ho invidiato con benevolenza i tuoi abiti, la mimica del tuo volto, il tuo taglio di capelli, la tua strepitosa capacità di scrivere, il tuo essere la Donna che eri, ho adorato l’Attrice. Grazie ancora, mi mancherai.
Un bacio lieve che ti accompagni ovunque andrai!”