Michele Vestri ha intervistato per Radio Cuore l’Assessora Regione Toscana a Istruzione, Formazione Professionale, Università e Ricerca, Impiego, Relazioni Internazionali e Politiche di Genere, Alessandra Nardini.
Noi di VTrend.it riportiamo alcune di queste interessanti dichiarazioni in merito alla grande scommessa fatta dalla Regione Toscana nell’ambito scolastico.
“Siamo stati la regione più grande a riaprire anche le scuole secondarie di secondo grado, l’11 gennaio scorso, ovviamente in presenza al 50%. – esordisce Nardini – Abbiamo fatto questa scelta perchè i dati epidemiologici erano più bassi rispetto a quelli di altri territori del nostro paese e l’abbiamo fatta basandoci su due principi: salute e istruzione. Abbiamo deciso che fosse corretto e necessario riportare in classe i nostri ragazzi. Sappiamo bene che la didattica a distanza, necessaria durante le fasi più difficili della pandemia, non può certo sostituire la didattica in presenza che è anche socialità.”
“In questi mesi abbiamo lavorato su due binari paralleli: da un lato garantire dispositivi tecnologici e quindi lavorare sulla connettività delle scuole, e dall’altro lavorare direttamente con gli assessorati ai trasporti, alla sanità, con l’ufficio scolastico regionale, con ANCI e UPI, con i tavoli coordinati fra i vari prefetti. Questo è stato un grande lavoro di squadra per riportare tra i banchi di scuola gli studenti ed i loro sorrisi e i loro occhi felici ci hanno ripagato di tutti gli sforzi fatti. – sottolinea Nardini – È stato un lavoro importante dal punto di vista dei trasporti e dal punto di vista sanitario. Abbiamo stanziato importanti risorse, 4 milioni per 329 bus aggiuntivi. Abbiamo finanziato con 500mila euro il progetto regionale “Ti accompagno“, proprio per evitare assembramenti alle fermate e smistare i ragazzi attraverso i tutor. Abbiamo lavorato al progetto dal punto di vista sanitario ,”Scuole Sicure”, nato all’interno del cantiere scuola. Abbiamo adottato una grande campagna di monitoraggio e screening. E poi test e screening per i docenti, ma anche per il personale scolastico, perchè la scuola deve continuare ad essere un luogo sicuro. – continua l’Assessora – Con questo sforzo in campo vogliamo cercare di interrompere queste catene di contagio subito, e perchè no anticipare il virus. E questa credo sia una scelta che continui a premiare la nostra Regione.”
Alessandra Nardini ricorda inoltre come la Toscana, dati alla mano, continui ad avere un numero di contagi piuttosto basso rispetto a quello delle altre regioni italiane, tuttavia invita come sempre alla massima prudenza e a non abbassare la guardia. Tutti devono rispettare le regole date. “La speranza è poi quella del vaccino, ma ci vorrà del tempo per raggiungere l’immunità di gregge, fino ad allora dovremo continuare a convivere con questo virus e dobbiamo farlo cercando di mettere al centro anche la scuola e i nostri ragazzi. – afferma – Cerchiamo tutti con il massimo impegno di fare il massimo sforzo. Un contributo importante è giunto dai tavoli guidati dei prefetti e noi abbiamo cercato di fare il massimo sforzo possibile; è stato un grande lavoro di squadra quello messo in campo dalla Toscana.”
Infine per quanto riguarda il fronte Università, Nardini si è detta soddisfatta della nostra regione: “Noi siamo a lavoro con tutti gli atenei ed i rettori e abbiamo anche un fitto rapporto con le varie associazioni studentesche. – commenta – L’università è importante, nella nostra Regione abbiamo eccellenze, abbiamo investito sul diritto allo studio, abbiamo messo in campo il bando della didattica a distanza, ma anche contribuiti riguardo il servizio mensa ed i ristori sugli affitti per i fuori sede. Ci siamo dati da fare” – conclude, ricordando come la Toscana sia una delle regioni con il maggior numero di studenti fuori sede e come la Regione riesca da sempre ad offrire loro diritto allo studio.
L.C.
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