FORNACETTE. ANBI, l’Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento è stata costituita da un gruppo di imprenditori del settore.
Nel Direttivo che si è formato, in qualità di Consigliere, fa parte anche Nedo Splendiani, direttore del Bowling Palasport di Fornacette. È il risultato dell’attivismo e della determinazione del Presidente, Marco Raganini, ma che ha incontrato da subito l’adesione convinta di Splendiani. Al Bowling di Fornacette da anni si realizzano le più diverse attività. Da sempre il centro bowling è sensibile e attivo nei riguardi della socializzazione avendo al centro del proprio interesse le famiglie.
“Molto del nostro lavoro è orientato a rispondere alla voglia di divertimento di giovani e meno giovani ma anche di altre categorie, disabili, giocatori e studenti- dichiara Splendiani-. Siamo luoghi importanti nel difficile compito della socializzazione e del sano divertimento, e di questo ne siamo ben consapevoli.”
Per citare solo l’attività degli ultimi anni, Splendiani e il suo staff hanno promosso iniziative legate alle scuole consentendo agli studenti di diversi Istituti di venire al bowling: l’Istituto Comprensivo Di Lari di Casciana Terme, quello di Cascina e di Pontedera. Appuntamenti al bowling a giocare e a divertirsi insieme. Poi i tanti compleanni che vi si festeggiano per piccoli e meno piccoli che si cimentano tra strike e spare. E non manca l’attività sportiva che vede le piste del bowling ospitare manifestazioni ed eventi organizzate dalla FISB – Federazione Italiana Sport Bowling. Dopo oltre sessant’anni di attività di bowling in Italia gli imprenditori del settore hanno capito quanto sia importante unirsi per far sentire la propria voce e Nedo Splendiani ha compreso come questa esigenza sia importante, anche se sposta un poco l’attenzione per il proprio lavoro di imprenditore.
“Stiamo muovendo i primi passi ma non è facile vista la situazione emergenziale- fa sapere Splendiani-. Gli impianti di bowling sono in grave sofferenza in tutta Italia. Il nostro comparto non è mai stato indicato nei vari DPCM, considerato il più delle volte come sale giochi quando la nostra identità è ben diversa. Dal lockdown di fine febbraio ci è stato concesso di riaprire parzialmente nel nostro peggior periodo lavorativo (luglio 2020). E abbiamo sostenuto tante spese per mettere i nostri locali in sicurezza. Ma la chiusura disposta a metà ottobre ci ha messo ancora di più in difficoltà. Molti dei nostri associati impossibilitati a sostenere la situazione stanno meditando lo smantellamento delle loro attività.”
Si è partiti solo da un paio di settimane e già i primi segnali positivi sono evidenti: quasi 40 gli impianti che hanno aderito e notevole è l’interesse di altre Associazioni di categoria. L’obiettivo è ambizioso, essere l’Associazione di riferimento dell’intero comparto. E gli obiettivi sono ben chiari al Consigliere: “Per fare in modo, da subito, che sia riconosciuto il nostro diritto nella determinazione dei Ristori, per sopravvivere e avere almeno una possibilità di riprendere il nostro lavoro e continuare a far divertire coloro che decidono di entrare nei nostri locali.”