TOSCANA. Il presidente a Massa ringrazia gli operatori del Sistema sanitario regionale.
Un ringraziamento collettivo tutti gli operatori e volontari della sanità apuana per come hanno saputo reagire all’emergenza rappresentata dal Covid, che qui ha colpito più duramente che altrove facendo in modo che in quest’area si registrasse il punto più alto della lotta al contagio.
Il presidente della Regione Toscana spiega con queste parole le motivazioni del conferimento del Pegaso d’oro, il massimo riconoscimento regionale, agli operatori e ai volontari della sanità apuana, come simbolo di tutti i circa 50mila addetti del Sistema sanitario regionale. Anche a loro va il Pegaso d’oro della Regione Toscana.
Dopo aver ricordato tutti coloro (oltre 150) che non ce l’hanno fatta nella provincia di Massa Carrara, ha sottolineato come tutta l’organizzazione regionale abbia dato buona prova di sé e come l’esperienza fatta abbia dimostrato che era giusto rinnovare e modernizzare gli ospedali e la sanità toscana spendendo, negli ultimi anni, oltre 3,8 miliardi di euro. Nell’area apuana tutti si sono mossi con grande efficienza ed efficacia.
Il presidente ha aggiunto che le terapie intensive sono state organizzate in modo tale che, se ce ne fosse ancora bisogno, sarebbero pronte per rispondere alle nuove necessità. L’obiettivo a cui in questi mesi si è lavorato è quello di riuscire a non interrompere i normali servizi in caso di ripresa dei contagi e già oggi il volume delle prestazioni fornite è tornato ad essere quello di prima della pandemia. L’emergenza è stata governata a livello regionale e ciò ha permesso di non andare in allarme rosso.
Dopo aver detto che non è tollerabile che nella sua Toscana ci siano 14 mila giovani medici laureati che non riescono ad accedere alla specializzazione, ha infine parlato dei 2,3 miliardi di euro che dall’Europa arrivano alla sanità toscana e ha augurato al prossimo assessore alla sanità e al prossimo presidente della Regione di spenderli bene in tante cose utili per i cittadini e per la loro salute.
Infine la consegna ufficiale nelle mani della direttrice della Asl nord ovest della medaglia d’oro con il Pegaso, salutata da un lungo e ripetuto applauso da parte di tutti i numerosi presenti.
Parole di ringraziamento da parte della direttrice della Asl nord ovest per un riconoscimento che premia il grande attaccamento di tutti gli operatori alla propria professione, all’Azienda e al Servizio sanitario .
Ha poi aggiunto che il riconoscimento viene consegnato simbolicamente alla sanità di Massa Carrara perché questo è stato l’ambito territoriale più colpito dal Coronavirus, ma deve sicuramente essere condiviso con tutte le migliaia di operatori sanitari, perché la gestione dell’emergenza è stata di livello aziendale. Un momento complesso che ha stimolato la collaborazione tra professionisti, anche di territori diversi, nella consapevolezza che solo con una gestione unitaria sarebbe stato possibile uscire dal momento più critico.
E’ stata una cerimonia semplice ma sentita quella che si è svolta questa mattina presso l’ospedale delle Apuane di Massa. Il presidente della Regione Toscana ha infatti consegnato il Pegaso d’oro, la massima onorificenza della Regione Toscana, a tutti gli operatori del Sistema sanitario regionale per come hanno affrontato la vera e propria emergenza rappresentata dal Coronavirus.
Il riconoscimento è stato simbolicamente consegnato nelle mani del direttore generale della Asl Nord Ovest. Massa è stata scelta in quanto la provincia apuana è stata tra le prime e tra quelle più duramente complite dal virus. Ma è come se il presidente l’avesse dato a ciascuno dei circa 50.000 operatori del Sistema sanitario regionale, in quanto tutti, in qualunque zona l’abbiano fatto hanno saputo dare un generoso ed instancabile contributo nella cura dei tanti cittadini colpiti.
Ecco quindi la motivazione ufficiale del riconoscimento:
“Durante tutto il periodo della pandemia da Covid-19, dalla prima emergenza fino alla fase attuale, il Sistema Sanitario Regionale ha saputo rispondere efficacemente grazie alla professionalità e alla dedizione di tutto il personale sanitario e dei volontari, e ad una efficiente organizzazione territoriale.
In Toscana i malati Covid sono stati gestiti con efficacia ed efficienza, da un lato, grazie alla tempestiva presa in carico da parte di tutto il personale medico e infermieristico e di tutti gli altri operatori della sanità degli ospedali, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta; e dall’altro grazie ad una rete della sanità fatta di presidi territoriali piccoli ma efficienti, e di grandi strutture moderne e flessibili, nelle quali è stato possibile aumentare in tempi rapidi, nelle ore più difficili dell’emergenza, i posti letto di terapia intensiva.
Si tratta di esempi di ottima sanità, che intendiamo valorizzare e celebrare con il conferimento della Medaglia d’Oro “Pegaso” della Regione Toscana a tutto il personale della sanità Toscana, consegnandolo simbolicamente nelle mani del Direttore Generale della alla Asl nord ovest in rappresentanza di uno dei territori colpiti per primi e più duramente dal virus, ma che, nonostante questo, ha saputo operare efficacemente a tutela della salute di tutti i cittadini e della risorsa-ospedale, fondamentale per limitare la diffusione del contagio in situazioni altamente suscettibili”.
Occorre ricordare che il Pegaso d’Oro è un riconoscimento istituito dalla Giunta regionale nel 1993 per segnalare cittadini italiani o di altri Paesi, che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani.
Il premio consiste in una riproduzione del cavallo alato Pegaso, eletto a simbolo della Regione Toscana già a partire dalla prima legislatura, tratto, e in parte modificato, da una moneta attribuita a Benvenuto Cellini, oggi conservata al Museo nazionale del Bargello di Firenze.