Dal prossimo 16 gennaio entrerà in vigore un nuovo dpcm per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19.
In queste ore si sta discutendo sugli ultimi punti, definendone i dettagli. Come già anticipato (vedi QUI), imminente la proroga dello stato d’emergenza, probabilmente al 30 aprile, questo anche per dare la possibilità al governo di agire con provvedimenti urgenti, per poter gestire la campagna vaccinale. Quello che salterà, invece, è la regola dei weekend arancioni: in un primo momento si era valutata la possibilità di far passare tutte le Regioni che si trovano in una fascia di rischio gialla in fascia arancione nei fine settimana, ma questa misura è stata esclusa. Il ministro della Salute Speranza ha però confermato il blocco agli spostamenti tra le Regioni, anche per quelle gialle, come già previsto durante il periodo natalizio.
- Resta il coprifuoco e quindi dalle 22 alle 5 sarà vietato uscire se non per motivi di necessità, salute o lavoro. Il divieto di circolazione notturna sarà in vigore in tutto il territorio nazionale.
- Confermato il modello a fasce in zone colorate, anche se ricordiamo che vi sarà sicuramente un abbassamento delle soglie per determinare il passaggio di fascia: Rt 1 per quella arancione, 1.25 per la zona rossa.
- Arrivo della zona bianca con un Rt inferiore o pari a 0,5. Questa verrà istituita “per dare un segnale che il Paese sta facendo un lavoro che gli consentirà di entrare in una fase diversa in un tempo medio”. In questa fascia potrebbero riaprire tutte le attività, la scuola, le sale da concerto, i cinema, i teatri, le palestre e le piscine.
- Divieto di spostamento anche tra le Regioni che si trovano in fascia gialla. Naturalmente sarà sempre consentito il ritorno presso il proprio domicilio o residenza, e saranno permessi i movimenti per motivi di lavoro, salute o urgenza.
- Slitta l’apertura degli impianti per lo sci, prevista inizialmente per il 18 gennaio.
- Rimane la stretta sulle visite e quindi ci sarà ancora il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, con deroghe per i figli minori di 14 anni e per i soggetti fragili o non autosufficienti, che si muovono in compagnia dei due adulti.
- Stop all’asporto dopo le 18. Questa è la misura che ha maggiormente gettato nel panico la categoria dei ristoratori, ma che molto probabilmente verrà inserita nel nuovo provvedimento, per poter controllare ulteriormente gli assembramenti davanti ai locali. Dopo le 18 non si potranno più prendere cibi e bevande d’asporto nei bar, nelle gelaterie, nelle pasticcerie, nei pub, nelle pizzerie, nelle tavole calde. “I casi di movida vanno assolutamente condannati, ci sarà una limitazione delle attività dalle 18 in poi che consentono fuori dei locali la creazione di gruppi che sostano e che si assembrano, stesse cosa vale per le cene a casa. Speriamo che l’appello che ha funzionato tra Natale e Capodanno possa essere recepito anche per il fine settimana” – ha spiegato il ministro Boccia.
- Ancora chiuse piscine e palestre, tuttavia se l’indice di contagio dovesse scendere potrebbe presto esserne autorizzata l’apertura almeno per le lezioni individuali.
L.C.