VALDERA. Nella giornata di ieri si è svolto il Consiglio dell’Unione Valdera. Tema principale discusso: la risposta al Covid 19.
L’Unione Valdera è un ente locale che svolge un esercizio congiunto di una pluralità di funzioni e servizi. E’ composto da sette comuni della Valdera: Pontedera, Casciana Terme Lari, Buti, Bientina, Capannoli e Palaia.
Nel pomeriggio di Mercoledì 27 Maggio, si è svolto il Consiglio dell’Unione Valdera. All’ordine del giorno, la rinegoziazione di alcuni mutui contratti nel passato per conto di Comuni aderenti e variazioni di bilancio anche conseguenti ai trasferimenti straordinari per affrontare l’emergenza Covid-19. La seduta si è svolta secondo le regole imposte sul distanziamento sociale in vigore; quindi con presenza contingentata dei componenti e videoconferenza.
In un comunicato del gruppo Valdera civica, cioè una coalizione di cui fanno parte tutte le destre della Valdera e alcune liste civiche, possiamo trovare le considerazioni critiche a seguito del Consiglio: “Per quanto riguarda i provvedimenti in approvazione dobbiamo segnalare che sembrerebbe scontata l’adesione di tutti i gruppi consiliari alla ratifica di delibere relative all’emergenza sanitaria e sociale conseguente alla diffusione della pandemia Cv19; ma così non è stato: I gruppi di minoranza hanno manifestato, sia pure con motivazioni e posizioni distinte, la preoccupazione per la complessità amministrativa, l’aggravio di costi e gli scarsi risultati in termini di coesione dei territori rappresentati. Situazioni queste che vanificano, sempre secondo le minoranze, preziose risorse fin qui impiegate, provenienti dalle tasche di cittadini ed imprese.”
In particolare il gruppo Centrodestra Valdera ha voluto ribadire “il proprio disappunto di fronte ad un vero e proprio ente locale sovrapposto nato per assecondare bisogni politico/elettorali di un passato periodo amministrativo, mai reso realmente efficace, con costi non sopportabili. Urge precisare che tale analisi non vuole riferirsi al personale amministrativo che si è sempre mostrato serio e produttivo, che potrebbe essere una risorsa molto meglio impiegata; bensì alle scelte politico/amministrative che si sono succedute in ormai più di un decennio, rivelatesi non lungimiranti; con programmi ed obiettivi non centrati, con amministrazioni comunali man mano uscite dalla compagine (ultima e particolarmente dolorosa quella di Ponsacco), segno che anche – conclude il centro destra – molti amministratori del centrosinistra, che ha creato questa macchina, non credono più in questo progetto.”