Due romanzi inediti (non pubblicati) di Leonardo Nanna arrivano in finale in un concorso giallo nazionale.
Leonardo Nanna ha iniziato a scrivere nel 2019 come hobby, iniziando da racconti brevi e qualche storia a tinta fantascientifica. Ha esordito nel maggio 2022 con il romanzo giallo “Tre interrogatori“, Giovane Holden Edizioni, che vede protagonista un eccentrico ispettore di Polizia della questura di Pisa: l’ispettore Olivetti.
Un romanzo giallo che promette di tenere il lettore incollato alle pagine dall’inizio alla fine. La bravura e la passione del giovane per la scrittura traspare nelle pagine del libro, rendendolo una lettura consigliata per gli amanti del genere giallo e thriller.
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Nel corso degli anni successivi ha scritto altri due romanzi inediti (non ancora pubblicati), che vedono protagonista l’ispettore Olivetti: “La scia dell’uroboro” e “Le strane coincidenze“.
Questi romanzi hanno partecipato al concorso letterario nazionale “Giallo Festival” (https://www.giallofestival.it/index.php) per romanzi inediti, arrivando nelle nominations finali in ben cinque categorie:
- Miglior Stile Narrativo: Le strane coincidenze
- Miglior ambientazione: Le strane coincidenze
- Miglior trama: La scia dell’uroboro
- Miglior protagonista maschile: La scia dell’uroboro
- Miglior romanzo assoluto: La scia dell’uroboro
Di seguito il link con i finalisti: https://www.giallofestival.it/index.php/concorso/2023/nomination-romanzi-2023-24
La premiazione per i migliori romanzi Giallo Festival si terrà sabato 16 marzo 2024 alle ore 20:00 nel teatro del Centro sociale Montanari, a Bologna.
Leonardo Nanna è un giovane autore nato in provincia di Pisa nel 1989. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in ingegneria delle telecomunicazioni a Pisa, ha intrapreso la carriera di project manager in un’azienda informatica nella stessa zona. Tuttavia, la sua passione per la letteratura, in particolare per i generi fantascientifico, fantasy e thriller, lo ha spinto a cimentarsi nella scrittura.
“Il mio scrittore preferito è Stephen King, il re dell’horror. Anche se secondo me è sbagliato etichettarlo come scrittore di libri di paura. – racconta Nanna – King nei suoi romanzi sviscera l’animo umano in tutti i suoi punti di forza, ma soprattutto nelle sue debolezze. Ed è infatti soprattutto nelle zone d’ombra, nell’inconscio, nell’irrazionale, che King cerca di scavare“.
“Penso che il filo conduttore che unisce tutte le opere sia l’uomo, che deve fare i conti con la sua vita. – conclude Nanna – Se dovessi citare altri scrittori, direi Asimov e Tolkien, essendo un amante del genere fantascientifico e fantasy“.