Il corteo dei tifosi della Curva Nord ha invaso la città e passando sotto questura, prefettura e comune ha ribadito il messaggio di dimissioni del questore Sebastiano Salvo, da loro ritenuto responsabile per le manganellate agli studenti.
Qualche bandiera della Palestina, fumogeni, urla, striscioni e cori da stadio per chiedere le dimissioni del questore di Pisa Sebastiano Salvo, del deputato leghista Edoardo Ziello e l’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi. Erano gli ultras della Curva Nord Maurizio Alberti, duecento persone che, partite dallo stadio, hanno letteralmente invaso il centro storico della città e, totalmente indisturbati, sono andati sotto la questura di Pisa per urlare al questore Sebastiano Salvo le dimissioni per le manganellate che alcuni agenti di polizia hanno dato, la mattina di venerdì 23 febbraio, a degli studenti dei licei che manifestavano per la pace e, a quanto emerge dai video, non avevano fatto niente di violento per meritare i manganelli che hanno mandato all’ospedale una decina di giovani, molti dei quali minorenni.
Il corteo si è poi spostato davanti alla prefettura ed è proseguito sui lungarni fino a piazza XX Settembre, dove gli ultras si sono fermati sotto il Comune di Pisa per una decina di minuti e hanno attaccato due striscioni, uno con la scritta “Via il questore Pisa non ti vuole” e l’altro “Ziello e Ceccardi ignobili bugiardi Pisa non è la vostra città” in riferimento alle parole dei deputati leghisti che si sono subito schierati a favore delle forze dell’ordine che hanno manganellato gli studenti.
Il corteo è poi proseguito fino al liceo artistico Russoli, dal quale provenivano molti dei ragazzi che sono hanno manifestato e che è stato il teatro degli scontri tra polizia e studenti, essendo accaduto davanti ai suoi cancelli. Qui, gli ultras della curva nord hanno dedicato un lungo applauso ai ragazzi che hanno manifestato e sono stati per questo picchiati e hanno appeso, ai cancelli della scuola, uno striscione con scritto “Non si reprime un ideale di libertà, vicini agli studenti che hanno manifestato“. Il corteo si è poi sciolto in Piazza dei Cavalieri, ancora tappezzata dalle scritte e i disegni che quella stessa mattina gli studenti del liceo Russoli avevano fatto durante un flash mob.
di MF