TOSCANA. Il presidente delle Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine dell’inaugurazione della nuova residenza universitaria dell’azienda regionale viale Morgagni, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione epidemiologica in Toscana.
“Oggi siamo in zona arancione e non posso prevedere cosa accadrà nella cabina di regia di venerdì, ma i primi dati ci portano a pensare che rimarremo zona arancione. Le preoccupazioni della zona rossa non sono così forti come apparivano qualche giorno fa”. “Però noi vogliamo prevenire. Ci sono dei focolai in Toscana, ci sono delle varianti (brasiliana, sudafricana) preoccupanti per la rapidità di trasmissione”. “Accanto alla zona arancione prevediamo delle restrizioni, comune per comune, come chiusura delle scuole e zona rossa”.
“Il martedì è sempre il giorno migliore perché riporta dati del lunedì che, dopo la domenica, vede un minor inserimento nelle statistiche. In realtà i casi sono aumentati ma non come a ottobre-novembre quando arrivammo a 2700 casi al giorno, ma sono aumentati. Siamo su una media di novecento, oggi poco più di ottocento, ma è il doppio dei numeri degli inizi di gennaio. Quindi dobbiamo essere molto in allarme, attenti a rispettare distanziamento, igiene e portare la mascherina, perché se aumentassero ulteriormente i casi i provvedimenti saranno di nuovo i restringimenti”.
“La Toscana si prepara ad affrontare le prossime settimane con la consapevolezza che l’obiettivo è: vaccini, vaccini, vaccini. Il salto di qualità che ci aspettiamo dal nuovo governo è la capacità di contrattare un numero maggiore di vaccini. Abbiamo un’ottima macchina organizzativa in Toscana, siamo primi in Italia per la somministrazione di vaccini Astrazeneca, ed è un peccato fermarsi a 8/9mila vaccini al giorno quando potremmo arrivare a 25mila”.