PONTEDERA. La proposta dell’Associazione non è stata accettata dall’amministrazione comunale, Apit Italia alza la voce: “Prima salviamo le imprese, poi abbelliamo la città”.
Più di una settimana fa Apit Italia aveva fatto la richiesta al Comune di Pontedera di spostare il termine della presentazione dei progetti dei dehors e della loro realizzazione. Nel dettaglio l’Associazione Partite Iva sul Territorio Italia aveva proposto la data del 31 dicembre come scadenza per la presentazione dei progetti e la loro realizzazione entro 2-3 dalla fine della pandemia. “L’amministrazione comunale – dichiara il Presidente di Apit Italia, Massimo Gervasi – avrebbe dovuto avere la dignità di trovare un’alternativa alla loro proposta indecente. Abbiamo chiesto un atto di coraggio ma hanno risposto dimostrando la più totale negligenza, disorganizzazione e incapacità nel comprendere la situazione attuale.”
Infatti questa mattina, l’amministrazione comunale di Pontedera si è riunita è ha deciso di mettere come data ultima per la presentazione dei progetti il 30 di Giugno, e la sua realizzazione entro due anni. “Mentre le aziende non sanno se riapriranno, l’amministrazione Comunale vuole abbellire la città con i nostri soldi – spiega Segretario Apit Italia, Saviano Raffaele -. L’emergenza non è ancora finita e non sappiamo ancora fino a quando durerà. È inconcepibile pensare che le attività possano spendere in un momento come quello che stiamo vivendo. Le banche negano i finanziamenti. E quando avremo nelle tasche qualche soldo dovremo pensare a pareggiare i debiti che la pandemia ha causato”.
Conclude il presidente Gervasi: “Non si può pensare di presentare previsioni di investimenti di questa portata davanti alle aziende in ginocchio quando non sanno neanche se domani potranno riaprire. La soluzione è dare soldi, non è il momento di chiederli. Gli imprenditori devono avere di nuovo soldi per poter pagare i fornitori e avere di nuovo la possibilità di ripartire e riassumere i dipendenti che hanno perso nell’ultimo anno”.