Maurizio Bandecchi di Assotir Toscana contro il pedaggio in superstrada.
“La Regione Toscana annuncia, per l’ennesima volta, l’avvio di un nuovo soggetto per la gestione della Fipili, e non solo, la cui principale novità sarà costituita da fatto che deve fare cassa e applicherà un sistema di pedaggiamento solo ai mezzi pesanti, per la percorrenza di questa infrastruttura.
La scelta di introdurre un pedaggio per la FiPiLi e solo sui mezzi pesanti rappresenta l’ennesimo iniquo balzello che oltretutto è una sorta di aggiuntiva, zavorra sul sistema economico toscano“, si legge nel comunicato stampa di ASSOTIR.
Non usa mezzi termini il coordinatore toscano di ASSOTIR Maurizio Bandecchi: “E’ chiaro che, ogni costo, ogni aggravio in più sopportato dalle imprese di trasporto, non potrà che essere trasferito nei prezzi finali del servizio. In una congiuntura come questa con costi crescenti su tutte le voci, dai pedaggi alle assicurazioni, dal costo dei mezzi ai ricambi, francamente non se ne sentiva il bisogno. La categoria, appresa la notizia, sta reagendo con un misto di rabbia e di sconcerto. Stiamo valutando come reagire, ad oggi non escludiamo manifestazioni, anche spontanee, ma soprattutto sta circolando una idea che renderà palesi le responsabilità. Ad ogni fattura potrebbe essere aggiunta la voce ‘supplemento pedaggio FiPiLi’, in modo da far capire senza dubbi a chi attribuire il peso di quella voce.
E’ certo in ogni caso che le imprese di trasporto non possono sobbarcarsi il peso delle inefficienze e dei sovraccosti delle infrastrutture. Si tratta di un peso che si spalma inevitabilmente su tutte le filiere produttive e distributive, specie quelle toscane. Infatti, se c’è una certezza in questa vicenda è che a pagare il prezzo più alto saranno proprio le imprese toscane e non solo le imprese di trasporto.
La Fipili è una strada fondamentale per tutto il Valdarno e serve a collegare la costa con l’interno, è una indispensabile direttrice per le relazioni, lo scambio di materie prime e semilavorati del nostro sistema manifatturiero, è indispensabile alla logistica ed alla distribuzione sia quella verso i privati che per la GDO ed il commercio al dettaglio. Si aggiunga che è una strada insicura, dove manca la corsia di emergenza e che non è quindi idonea né sufficiente per poter pretendere un pedaggio. Come minimo si potrebbero prevedere almeno delle forme di agevolazione anche indiretta per le imprese di trasporto locali, ad esempio considerando nuove forme esenzione o quantomeno di abbonamento“.
“Volendo fare cassa, si sarebbe dovuto prima lavorare su efficientamento e l’utilizzo di risorse che già vengono versate dalle imprese a partire dai bolli sui mezzi di trasporto.
Oltretutto la Regione nemmeno ha avuto quel minimo di cortesia istituzionale, perché nonostante richieste pubbliche e private, mai ha voluto confrontarsi con noi su questo tema.
Noi crediamo che ci sia stata una forte sottovalutazione degli effetti negativi che questa scelta comporterà“, conclude Maurizio Bandecchi.