Firenze oggi perde un maestro, un uomo giusto, un servitore della città e della cultura.
Firenze si stringe nel dolore per la scomparsa di Mario Primicerio, ex sindaco del capoluogo toscano, scomparso nella notte. Figura di spicco nella vita politica, civile e culturale della città, Primicerio è stato un simbolo di etica pubblica, rigore morale e servizio alla comunità. Alla notizia della sua morte, è arrivato immediato il messaggio di cordoglio del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha voluto ricordarne la statura umana e intellettuale.
«È con profonda commozione e dolore che apprendo la notizia della scomparsa di Mario Primicerio, figura straordinaria della vita civile, politica e culturale di Firenze. Per me Mario non era soltanto un grande amministratore e un intellettuale di altissimo livello, era un amico caro, con cui ho condiviso anni intensi di impegno e di visione per la nostra città».
Primicerio, fisico di formazione, uomo di scienza e di fede, ha rappresentato un punto di riferimento etico e culturale per intere generazioni. Presidente della Fondazione La Pira fino al 2022, è stato anche socio dell’Accademia dei Lincei, presidente della Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale e dell’I2T3, incarnando l’ideale di un sapere al servizio della comunità.
«Ho avuto l’onore di essere il suo capogruppo al Consiglio comunale durante il suo mandato da sindaco (1995-1999) – ha aggiunto Giani –, e da lui fui nominato presidente della Firenze Parcheggi: segni tangibili di una stima reciproca che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto. Mario è stato per Firenze un punto di riferimento etico e morale, autentico discepolo di Giorgio La Pira, con cui condivideva lo spirito di servizio, il rigore morale e la visione di una città giusta e solidale».
Uomo di profonda cultura, stimato accademico e infaticabile servitore delle istituzioni, Primicerio ha sempre unito la sua intelligenza con una rara capacità di ascolto e dialogo, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto sociale e culturale della città.
«La sua intelligenza, il suo equilibrio e la sua dedizione al bene comune – ha sottolineato Giani – hanno lasciato un’impronta profonda nella storia fiorentina e italiana».
Il presidente ha infine rivolto un pensiero alla famiglia di Primicerio, a chi lo ha amato, conosciuto e stimato. «Alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato e stimato va il mio abbraccio più sentito. Firenze oggi perde un maestro, un uomo giusto, un servitore della città e della cultura».