I 25 ragazzi disabili che sono stati costretti a scendere dal treno erano accompagnati dall’associazione Haccade, che ha sede in provincia di Pisa.
MONTECATINI VAL DI CECINA – Indignazione trasversale per quanto successo nella giornata di Pasquetta alla stazione di Genova Porta Principe, quando un gruppo di 25 ragazzi disabili con gli accompagnatori di Haccade, una piccola associazione no profit di Montecatini Val di Cecina (PI), ha dovuto essere riportato a Milano in pullman perché i turisti avevano letteralmente “invaso” la carrozza del regionale 3075 per Milano a loro riservata.
“La responsabilità di quanto successo non è di chi non si è alzato, ma di chi non ha garantito il servizio”. Questo il commento di Giulia Boniardi, responsabile di Haccade, l’associazione di Montecatini Val di Cecina con cui viaggiavano i ragazzi che non sono riusciti a salire sul treno. “Stanno mettendo le persone una contro l’altra – ha sottolineato Boniardi – è una narrazione agghiacciante, il focus è la mancata tutela di un diritto, quello di viaggiare, il messaggio non è ‘poveri disabili trattati male‘”.
Sulla vicenda del gruppo di disabili costretti a scendere dal treno è intervenuto anche Sandro Cerri, sindaco di Montecatini Val di Cecina (PI):
“La vicenda dei ragazzi dell’Associazione ‘Haccade’, che ha sede nel nostro Comune,
a Sassa, ha dell’incredibile e indigna enormemente. Non è possibile, in una Società civile ed evoluta come dovrebbe essere la nostra, che possano succedere cose del genere. Non rendere disponibili i posti regolarmente prenotati sul treno a Genova da parte della Associazione “Haccade”, ha sicuramente delle responsabilità che devono essere individuate.
Ci potrebbero essere due parole che riassumono questa vicenda: vergogna e speranza. La vergogna di chi si è reso responsabile di questa vicenda, a tutti i livelli, la speranza è
che questa brutta pagina possa servire a migliorare le nostre azioni ed il nostro agire quotidiano. Ai ragazzi di “Haccade” alla sua Responsabile Giulia Boniardi, un abbraccio ed un forte sentimento di solidarietà e vicinanza”.
Nel frattempo, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo per far chiarezza sulla vicenda che ha visto coinvolti 25 disabili costretti a restare giù dal treno nonostante avessero prenotato i posti.