L’assunzione di tre psicologhe permetterà un migliore sostegno nelle zone delle Apuane e Lunigiana, piana di Lucca, Valle del Serchio, Valdera e Alta Val di Cecina.
Dal primo febbraio novità riguardanti le cure palliative delle zone delle Apuane e Lunigiana, piana di Lucca e Valle del Serchio, Valdera e Alta Val di Cecina. Queste zone infatti potranno contare su un potenziamento della psicologia grazie all’assunzione di tre psicologhe, Azzurra Galvani, Irene Mosca e Laura Bertagnini.
“Sono soddisfatta che il supporto psicologico sia stato rafforzato in tutte le zone – afferma Costanza Galli direttrice delle Cure palliative per tutta la ASL Toscana nord ovest – per questo voglio ringraziare la direzione aziendale che ha approvato questo importante progetto. Ricordo che le cure palliative rappresentano un ambito che mira a migliorare la qualità della vita delle persone affette da malattie inguaribili o croniche in fase avanzata, alleviando la sofferenza fisica, sociale, spirituale e psicologica.”
La direttrice prosegue: “Il supporto determinate della psicologia contribuisce a creare un ambiente in cui tutti i bisogni del paziente, non solo quelli fisici, sono presi in carico in maniera integrata, poiché nel nostro servizio si lavora insieme agli altri professionisti per garantire una presa in carico globale e personalizzata, rispettando la volontà e la dignità del malato”.
Anche Patrizia Fistesmaire, direttrice della psicologia continuità ospedale territorio, interviene per ribadire che con queste ultime assunzioni si è raggiunto un risultato fondamentale per la qualità delle cure. “Un impegno importante della direttrice generale che dà un valore aggiunto all’assistenza”.
Fistesmaire infatti, sottolinea come: ” la funzione della psicologia nelle cure palliative è fondamentale e complessa, si estende sia al supporto del paziente, sia a quello dei suoi familiari e dell’equipe sanitaria. Non dimentichiamo che chi lavora con le persone in fase terminale sperimenta un vissuto complesso e talvolta logorante. La funzione dello psicologo, quindi, è anche quella di supporto al riconoscimento e alla gestione emotiva del gruppo di lavoro mantenendo un approccio empatico e coerente con i bisogni del paziente e dei suoi familiari”.
Il supporto psicologico è fondamentale anche per elaborare e accettare la malattia, per facilitare la convivenza con le emozioni di paura, rabbia, tristezza, smarrimento. Non solo, anche la gestione del dolore e dello stress conseguente può migliorare lo stato di benessere psicofisico così come è determinante l’accompagnamento nel processo di fine vita, dove la psicologa offre un sostegno nella gestione delle paure legate alla morte, ai distacchi, alla perdita di autonomia favorendo una maggiore serenità.
Anche i familiari potranno essere aiutati a comprendere e gestire il carico emotivo, preparandoli gradualmente alla perdita attraverso un’elaborazione del lutto sana in modo da prevenire situazioni di lutto complicato o patologico.