Le classi sono state ricollocate a villa Cavallini e a villa Duranti. Lunedì 8 settembre la prima campanella.
Inizio complicato per l’anno scolastico a Castelfranco di Sotto. L’asilo nido e la scuola dell’infanzia ex Giovanni XXIII privata paritaria, gestita dalla cooperativa San Tommaso D’Aquino, fino ad ora nelle strutture di proprietà del comune in via Matteotti, deve cambiare sede. L’immobile è stato chiuso dal sindaco Fabio Mini a causa di una situazione strutturale non più sostenibile.
Però c’è anche la buona notizia, i bambini dell’asilo nido e della scuola materna da lunedì potranno tornare a scuola perché il municipio si è fatto promotore della ricerca di nuovi spazi dove garantire la continuità del servizio educativo alla cooperativa. Quindi i bambini dell’asilo nido e le due sezioni della scuola materna gestite dalla cooperativa, da lunedì potranno avviare il loro anno scolastico, si parla complessivamente di poco meno di 60 alunni.
“La situazione che abbiamo trovato nella struttura dell’ex convento, dove per capirci insisteva la Giovanni XXIII, non era più sostenibile per problemi di sicurezza strutturale – spiega il sindaco Fabio Mini -. Noi siamo stati costretti a chiudere l’edificio, perché non avremmo potuto garantire la dovuta sicurezza ai bambini. A luglio ci siamo insediati come amministrazione e questo è stato uno dei primi problemi che è emerso. La precedente amministrazione aveva promesso un intervento di ristrutturazione per mettere in sicurezza la scuola, ma in realtà ci siamo resi conto che non era praticabile, basta dire che durante la primavera scorsa, una porzione di tetto del primo piano aveva dato evidenti segni di cedimento. Quindi non sarebbe servito un piccolo intervento di ristrutturazione, ma un imponente lavoro di cui nell’immediato non ci saremmo potuti fare carico, né dal punto di vista economico, né dal punto di vista dei tempi, troppo stretti. Non so come, chi ci ha preceduto abbia deciso di utilizzare nell’anno precedente questa struttura e come pensasse di intervenire per l’anno scolastico che sta per partire, ma a noi la situazione è risultata, anche sulla base dei riscontri tecnici insostenibile, francamente non me la sono sentita di mandare dei bambini in una struttura, dove poche settimane prima ha ceduto un pezzo significativo di tetto e dove vi sono evidenti situazioni di potenziale pericolo. Così ho deciso di chiudere l’ex convento delle suore di via Matteotti, che va ribadito è di proprietà del Comune. In passato – continua il sindaco – infatti il comune concedeva questi locali alla cooperativa, perché comunque svolge un servizio che va a integrare e supportare in modo significativo l’offerta in termini di asilo nido e scuola materna ,che il municipio mette in campo con le proprie scuole. Grazie ai posti della cooperativa infatti riusciamo a soddisfare pressoché la totalità delle richieste di iscrizione che arrivano a municipio in entrambi gli ambiti. Motivo per cui un minuto dopo la decisione di chiudere l’edificio, si è posto il problema di come garantire il servizio. Ci abbiamo lavorato per settimane, ma alla fine siamo riusciti a trovare una soluzione per mettere San Tommaso d’Aquino in condizione di erogare il servizio”.
I bambini infatti sono stati sistemati in altre strutture che da lunedì prossimo, 8 settembre, apriranno i propri cancelli. Questa la nuova riorganizzazione degli spazi.
A Villa Duranti, anche grazie alla disponibilità della Misericordia, è stato trasferita l’unica classe dell’asilo nido, gestito dalla cooperativa San Tommaso D’Aquino che lunedì mattina entrerà in funzione, mentre le due sezioni della scuola materna sono state trasferite al primo piano di villa Cavallini di proprietà del comune, sopra il centro di preparazione dei pasti scolastici, vicino all’asilo comunale il Bruco, anche qui la prima campanella suonerà il prossimo lunedì mattina.
Il servizio scolastico verrà come in passato svolto dalla cooperativa, ma in queste due nuove sistemazioni.
“Non è stato facile ma alla fine siamo riusciti a dare una risposta a una criticità – spiega l’assessore alla scuola Nicola Sgueo -. Per noi il servizio fatto dalla cooperativa è fondamentale per dare un risposta a un’esigenza della popolazione in particolare della famiglie. Allo stesso tempo non potevano permetterci di mandare i bambini in quella struttura di via Matteotti e aggiungo a mio parere è stato un azzardo anche aver continuato fino a pochi mesi fa ad utilizzare l’ex convento come scuola, viste le condizioni in cui versa. Non vi erano più le condizioni di sicurezza strutturale, quindi bisognava trovare nuovi spazi. Ora li abbiamo individuati e la cooperativa potrà cominciare a lavorare. Per il futuro mi piacerebbe trovare una collocazione definitiva, dove poter sistemare nido e materna gestiti dalla cooperativa”.
Soddisfazione per la soluzione trovata è stata espressa anche dalla cooperativa San Tommaso d’Aquino. “Pur nel disagio di dover cambiare sede – ha spiegato invece Mario Monti Guarnieri responsabile dei servizi educativi della coop -, grazie anche all’aiuto dell’amministrazione comunale della parrocchia e della misericordia, abbiamo trovato due ottime soluzioni. Sono due ambienti, villa Cavallini e villa Duranti, salubri e accoglienti, adatti a svolgere la prosecuzione delle attività didattico-educative. Una soluzione per altro vicino al centro storico, limitando il disagio alle famiglie, in due luoghi vicino tra di loro. Il sindaco si è sentito parte in causa in questo problema e quindi ci ha fornito un aiuto importante, non era scontato da parte del comune”.