PONTEDERA. In Toscana sono molte le scuole chiuse dai sindaci e dei dirigenti scolastici in seguito a casi positivi tra gli studenti. La curva del contagio sta aumentando di nuovo e la paura delle varianti del Covid, inglese e brasiliana, si fa sentire sempre di più. Cosa succede a Pontedera?
Anche nel villaggio scolastico di Pontedera è in vigore la frequenza in presenza a settimane alterne (una settimana di didattica a distanza, una in aula). Il nuovo ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi sin da subito ha sostenuto di voler riaprire le scuole, tuttavia il Comitato tecnico Scientifico è stato chiaro: è necessario tenere di conto dei nuovi contagi sulle scuole ma ha anche precisato che l’impatto è diverso in molte zone d’Italia perciò: “sarebbe auspicabile una modulazione delle misure a seconda delle zone, variabile in base a Comuni o Province e non soltanto su base regionale”.
La domanda che molte famiglie degli studenti delle scuole pontederesi si stanno ponendo è quanto ci sia da temere. Buona parte delle aule in alcuni istituti sono piccole, molti studenti utilizzano i mezzi pubblici per recarsi alle scuole, e viaggiare in sicurezza senza creare assembramenti alle fermate non è semplice. Gli sforzi in Valdera non sono mancati, progetti come “Ti Accompagno” sono stati intrapresi proprio a questo fine: gestire i flussi degli studenti ed evitare assembramenti.
Intanto in alcune località toscane i focolai Covid si sono verificati proprio in ambito scolastico, dall’inizio dell’anno la Regione ha raccolto i dati e ha registrato oltre 3.000 studenti positivi al virus. Nelle ultime ore sono state chiuse alcune scuole sul territorio regionale, nei Comuni di: Follonica, Siena, Arezzo, Castiglion Fiorentino, Sansepolcro, Marciano della Chiana e Carrara i sindaco hanno ordinato la chiusura delle scuole per esser venuti a conoscenza di casi di studenti positivi a varianti Covid.