Il Consiglio di Amministrazione di Retiambiente Spa comunica che nella giornata del 17 Novembre 2020 è stato siglato il contratto di servizio con l’Autorità Territoriale di Ambito Toscana Costa che ha individuato Retiambiente Spa quale gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti urbani nel territorio di competenza a fare data dal 1 Gennaio 2021.
La sigla del contratto di servizio, che ha un valore economico stimato di oltre 3 miliardi di euro, nei 15 anni di sua vigenza, conclude un percorso ancorché durato anni, che permette al territorio una evoluzione industriale, nel panorama dell’economia circolare sospinta dalle direttive comunitarie recepite dall’Italia, per una sostenibile, efficiente ed economica gestione. L’assemblea di Retiambiente, tenutasi lo scorso 13 Novembre, con oltre l’85% dei voti favorevoli, ha deliberato la configurazione della società come soggetto pubblico “in house providing”, candidandola a ricevere l’affidamento diretto da parte dell’Autorità di regolazione; ciò ha consentito all’Autorità stessa (con una votazione che ha riscontrato larghissima maggioranza) di deliberare l’affidamento diretto di tutti i servizi del ciclo integrato dei rifiuti alla società Retiambiente Spa.
La concessione in affidamento diretto ottenuta dalla società per dimensione economica e durata è la più importante conseguita da un soggetto pubblico nel 2020 , in Italia. Retiambiente Spa, a partire dal 2021, sarà il secondo operatore della Toscana e il sesto operatore italiano. Con 1.300.000 abitanti serviti, 750 mila tonnellate di rifiuti raccolti all’anno, 60% di percentuale media di raccolta differenziata, oltre 2.500 dipendenti nel gruppo, che comprende la società capogruppo Retiambiente e le SOL (società operative locali) dedicate alla gestione delle attività sul territorio di igiene urbana e raccolta dei rifiuti, l’azienda svilupperà oltre 60 milioni di euro di investimenti, diffonderà i sistemi di raccolta “porta a porta” e a tariffa puntuale e realizzerà una rete di impianti finalizzata a minimizzare l’impiego di termovalorizzazione e interramento dei rifiuti.
La dimensione industriale acquisita ora dal ciclo integrato dei rifiuti, anche dall’Ato costa, si accompagnerà anche dal miglioramento della qualità dei servizi offerti a tutte le comunità locali del territorio delle quattro province (Livorno, Pisa, Massa-Carrara e Lucca) e dei cento Comuni serviti.