MONTOPOLI IN VAL D’ARNO. Lanciata dalla Consulta di Castel del Bosco una petizione popolare per dare la possibilità ai medici di base a tempo determinato di acquisire scelte.
E’ stata lanciata dalla Consulta di Castel del Bosco una raccolta firme per cambiare le regole sugli incarichi a tempo determinato dei medici di base e salvare il presidio medico di medicina generale della frazione.
Oggetto della contestazione è il verbale del 5 febbraio 2020 che impone determinate norme per i medici con incarico a tempo determinato. La regola è che si comportino come sostituti e non acquisiscano scelte.
“Consapevoli che nell’ambito del Comune di Montopoli ad oggi sussistono le condizioni di carenza assistenziale, siamo fortemente convinti che la posizione assunta dal Comitato Aziendale sia in netto contrasto con il diritto di libera scelta del medico, del luogo di cura e del rapporto fiduciario tra medico e cittadino. Riteniamo inoltre che la scelta del Comitato sia anche fortemente anacronistica e in antitesi rispetto alle esigenze e alle necessità determinate dell’attuale periodo di pandemia in cui il servizio di prossimità che svolge la medicina generale e la garanzia di accesso al SSN sono divenuti elementi imprescindibili di risposta ai bisogni emergenti per rinforzare il territorio e portare le cure a casa dei cittadini”, questo è quanto scritto nella petizione.
Queste le parole del Sindaco Giovanni Capecchi e della vicesindaca Linda Vanni con delega alle politiche sociali del Comune di Montopoli Val d’Arno: “Siamo con i cittadini di Castel Del Bosco. Da parte nostra faremo tutto ciò che è in nostro potere per parlare con l’Azienda Usl Toscana Centro. La pandemia ci ha dimostrato quanto sia importante poter contare su un servizio sanitario di prossimità.
Al momento non è consentito al medico incaricato a titolo provvisorio di effettuare nuove acquisizioni e non è un caso se siamo già alla seconda sostituzione in meno di un anno. Una situazione d’incertezza che crea preoccupazione specialmente nei soggetti più fragili che si aspettano di trovare nel medico, non solo una persona a cui affidarsi per le cure ma un riferimento, una persona di fiducia.
Appoggiamo la raccolta firme e chiediamo che venga incaricato un medico di medicina generale a carattere provvisorio per poi giungere a una assegnazione definitiva che possa porre fine a questa situazione di disagio”.
“Non ci possiamo permettere – dice Roberto Salvadori della Consulta – che la frazione di Castel del Bosco, piccolo paese ai margini del territorio comunale scarsamente servito dai trasporti pubblici, possa perdere anche l’ambulatorio medico. Questa situazione andrebbe a colpire soprattutto gli anziani, gli ammalati e più in generale tutti coloro che hanno difficoltà negli spostamenti”.