CALCINAIA. Il Comune di Calcinaia pubblica questa lettera che gli è stata inviata dall’Associazione Basket Calcinaia, ma che descrive una situazione che accomuna anche le altre società sportive che operano nel nostro territorio.
L’amministrazione è molto vicina a queste realtà che rappresentano per il Comune di Calcinaia non solo un patrimonio sportivo, ma anche un’importante patrimonio sociale che non possono essere disperdere. L’ente locale farà la sua parte per sostenere le associazioni sportive in questo momento particolarmente critico in cui necessitano del supporto di tutti i tesserati e anche dei cittadini.
Ecco la lettera dell’Associazione Basket Calcinaia inviata dal Presidente, Mario Spoto:
“In altri anni in questo periodo si sarebbe svolta la Presentazione della società, una giornata di festa e di riunione per tutta la nostra famiglia, avremmo inviato comunicati stampa e foto per far conoscere i nostri quasi 200 tesserati, avremmo parlato dei nostri 12 gruppi differenziati per età, da Pulcini del 2015 alla prima quadra che milita in serie D e che quest’anno sarebbe stata composta da un corposo gruppo di ragazzi del nostro vivaio affiancati da quattro senior che hanno sposato il nostro orgoglioso progetto di valorizzazione degli atleti locali. Invece…
A partire da Lunedì 26 ottobre abbiamo dovuto interrompere le nostre attività. Non avevamo altra scelta, il DPCM approvato domenica 25 ottobre indica chiaramente che devono essere interrotte tutte le attività relative al nostro sport.
Il 2020 non è stato certamente un anno facile per la nostra società ma abbiamo tenuto duro cercando in ogni modo di continuare e di non perdere il filo di contatto costruito da più o meno tempo con ognuno dei nostri tesserati.
Così da subito dopo il lockdown di marzo i nostri istruttori si sono dati da fare per tenere impegnati i ragazzi nelle lunghe giornate di confino domestico con lezioni online, esercizi da fare a casa e video. Abbiamo coinvolto ragazzi e famiglie in esercizi fisici/atletici, schede di preparazione, realizzazione di video, fino ad arrivare all’autocostruzione di improvvisati canestri casalinghi che hanno messo a repentaglio mobili, soprammobili e pace familiare…
A fine maggio non appena è stato possibile abbiamo sanificato il Palazzetto dello Sport di Calcinaia e lo abbiamo adeguato alle norme anti contagio, abbiamo comprato termoscanner, bidoni di gel e tonnellate di ipoclorito di sodio studiando miscele e diluizioni per avere soluzioni adeguate ai vari ambienti, ci siamo procurati delle attrezzature per sanificare a vapore ed evitare di avere sostanze potenzialmente nocive nei locali frequentati dai ragazzi, abbiamo creato percorsi e scritto protocolli per far allenare i ragazzi nel massimo della sicurezza possibile. Siamo stati i primi in tutta la Valdera a riaprire una struttura al coperto e far tornare i ragazzi ad allenarsi.
Abbiamo tenuto lezioni individuali per i ragazzi da inizio giugno e per tutta l’estate con grande dispendio di energia (e costi) pur di far loro riprendere forma fisica e confidenza con la palla a spicchi.
Abbiamo inventato un mini camp nelle due settimane che precedevano l’inizio della scuola per offrire un servizio utile alle famiglie nel momento del rientro al lavoro a fine agosto.
Alla ripresa degli allenamenti abbiamo inserito due preparatrici nello staff per fornire un servizio di qualità ai ragazzi, evitare infortuni e curare il corpo in una fase importante del loro sviluppo fisico.
Non appena si è verificato un aumento dei casi di contagio nel nostro Paese abbiamo chiesto alla nostra Federazione di rimandare l’inizio dei campionati perché rappresentavano un momento di rischio con lo spostamento di centinaia di ragazzi e famiglie in giro per la Toscana. Abbiamo annullato le amichevoli fissate e siamo tornati a fare allenamenti senza contatto per i piccoli per ridurre i rischi cercando sempre mettere la massima attenzione alla sicurezza durante gli allenamenti.
Adesso, però, ci dobbiamo fermare! Non sappiamo per quanto tempo saremo costretti a non poterci allenare ma, state tranquilli, non staremo fermi!
Già da ieri sera i nostri istruttori sono impegnati nel preparare piani di lavoro e attività per tenere occupati i ragazzi.
Al più presto i tesserati riceveranno, a seconda dell’età, delle schede di preparazione fisica dalle nostre preparatrici e delle schede tecniche dagli istruttori. Ci stiamo preparando a ripartire con gli incontri/allenamenti su Zoom e con le proposte video per i più piccoli come fatto già nella scorsa stagione e con mille altre cose ancora…
Noi siamo pronti per continuare a far lavorare e tenere impegnati i ragazzi per tutta la durata del fermo, abbiamo però bisogno di aiuto: siamo riusciti a sopravvivere alla scorsa stagione ma difficilmente riusciremo a superare anche questa se il blocco delle attività dovesse prolungarsi e non ricevessimo l’aiuto di tutte le famiglie dei nostri atleti e dalla comunità tutta per poter continuare le nostre attività e servizi per la collettività.
Solo insieme ce la possiamo fare!”