E’ Marco Buggiani consigliere all’opposizione di centro destra del comune di Calcinaia a dire la sua su come ripartire, ovvero rimettere in moto quella macchina ferma ormai da due mesi.
Se una parte di attività hanno ripreso a lavorare altre sono rimaste al palo e si aspetta come da decreto governativo il via. Tutto, non dimentichiamoci, dipenderà dalla situazione sanitaria e quello che ne emergerà dai dati che la ASL Toscana fornirà :
“Ripartire, questa è la parola d’ordine per evitare la chiusura di molte attività – riporta Buggiani -. Sono passati più di due mesi da quando l’Italia ha chiuso i battenti per tutelare la propria popolazione da quel maledetto coronavirus che ha mietuto migliaia di vittime in tutto il paese ed in particolare nelle regioni del nord. In questo periodo abbiamo passato diverse fasi, soprattutto psicologiche, ed oggi ci troviamo in una situazione con una tendenza positiva dal lato epidemiologico, con delle diversità territoriali importanti. In Toscana ormai si registrano una ventina di nuovi casi positivi al giorno che, ad ora, non destano le stesse preoccupazioni che invece destavano due mesi fa”.
“Non si può dire lo stesso dal punto di vista dell’economia locale che continua ad essere frenata a colpi di dpcm del Governo, – scrive Marco Buggiani – come nel resto d’Italia, per una graduale (molto graduale) ripresa alla normalità e che vede il malcontento generale di tutte le categorie produttive. In questi ultimi giorni si sono viste molte manifestazioni di commercianti, artigiani, ristoratori, eccetera, con la richiesta di ripartire”.
“Nello specifico penso che la ripartenza delle attività commerciali e produttive della Valdera, alla luce delle considerazioni su esposte, debbano necessariamente ripartire. Ormai siamo consapevoli dei rischi che si possono correre e tutte le categorie di lavoratori autonomi e non si sono preparati per poter svolgere il proprio lavoro nel rispetto dei criteri di sicurezza necessari ad evitare qualunque possibilità di diffusione del virus covid-19.”
“In questa visione di ripartenza però lo Stato, – continua dal suo Blog Buggiani – la Regione Toscana ed i singoli Comuni devono perentoriamente intervenire agevolando lo svolgimento delle attività produttive e commerciali andando a proporre, a mio modesto avviso, una sorta di ricetta per la ripartenza a costo pubblico zero (o almeno molto basso). Interventi che abbiamo già visto in alcuni Comuni della provincia pisana, come il Comune di Pisa e Cascina, che sono intervenuti sulle imposte e tasse locali abbassandole notevolmente se non addirittura azzerandole per l’anno 2020 e che sarebbe utile replicare in tutti i Comuni anche del nostro territorio. Ciò invece non è stato fatto a Calcinaia, per esempio, dove ad aprile l’amministrazione comunale ha approvato l’aumento delle aliquote dell’addizionale irpef. Ovviamente il mio voto è stato contrario“.
“Non solo invita il Consiglio a valutare l’ipotesi di accedere alle risorse correnti non utilizzate per far fronte alle necessità delle famiglie in difficoltà per l’acquisto di generi alimentari dicendo anche che in questo momento avremmo dovuto strappare il programma elettorale, almeno per il 2020, in favore della situazione straordinaria ed urgente che stiamo attraversando. Mi fu risposto che non si capiva a cosa mi riferivo. A me sembra invece molto chiaro”.
“Detto questo però – riporta Marco Buggiani – ritengo ancora possibile utilizzare le suddette risorse finanziarie di spesa corrente, insieme all’avanzo non vincolato, per poter andare a ridurre sia l’imposizione fiscale locale che sostenere le famiglie in difficoltà economica. Nel Bilancio approvato a Calcinaia, giusto per fare un esempio concreto, nella nota integrativa presentata ed approvata ad aprile si legge che i fondi non vincolati confluiti nell’avanzo di amministrazione presunto al 01.01.2020 corrispondono ad € 1.590.448,70”.
“Una cifra questa molto importante – riporta il leghista Buggiani – che potrebbe essere impiegata, insieme ad altre risorse inutilizzate nel periodo marzo – maggio 2020, per calmierare la TARI per le utenze non domestiche. L’amministrazione potrebbe seguire l’esempio di Pisa nell’azzerare l’imposta per l’occupazione temporanea del suolo pubblico e l’ampliamento degli spazi concessi per favorire la ripresa delle attività dei venditori ambulanti in modo da alleggerire loro il carico fiscale e utilizzare gli eventuali spazi aggiuntivi per poter aprire le proprie attività in sicurezza e sostenere le attività di ristorazione, bar, ecc. Un altro intervento dovrebbe essere l’immediato abbassamento delle aliquote dell’addizionale irpef ritornando almeno alle aliquote preesistenti”.
“Insomma non ci dobbiamo inventare nulla, dobbiamo solo avere un può di buonsenso e dare fiducia alla classe imprenditoriale che storicamente sostiene il nostro paese dal dopo guerra ad oggi. Mi auguro – conclude Marco Buggiani, consigliere del centrodestra al comune di Calcinaia – che in tutti i Comuni della Valdera si prendano in considerazione tali iniziative dimostrando veramente di avere a cuore il bene dei propri cittadini e del proprio territorio”.