PISA. Oltre 100 buchi neri rivelati da Virgo e LIGO nella prima presa dati del 2019.
Anche Pisa, protagonista nella completazione di un nuovo studio astrofisico.Nuove onde gravitazionali infatti sono state registrate anche dall’interferometro Virgo, operante all’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Pisa.
La classificazione e la analisi finale dei 39 eventi rivelati da Virgo e LIGO nella prima parte del terzo periodo osservativo (da Aprile a Ottobre 2019) è stata pubblicata sull’archivio online ArXiv. Prevalentemente si tratta di fusioni di buchi neri, le cui caratteristiche comunque mettono in discussione alcuni modelli astrofisici riconosciuti e aprono nuovi scenari. Inoltre sono state rivelate la probabile fusione di due stelle di neutroni e la fusione di due sistemi verosimilmente misti, cioè composti da un buco nero e una stella di neutroni. Ci hanno messo un anno gli scienziati delle collaborazioni Virgo e LIGO per completare lo studio di tutti i segnali di onda gravitazionale che sono stati registrati dall’interferometro Virgo, operante in Italia presso l’European Gravitational Observatory (EGO) di Pisa, e dai due interferometri statunitensi LIGO, durante il periodo di presa dati, denominato O3a, tra il 1 Aprile e il 1 Ottobre 2019. Gli eventi comprendono: 36 fusioni di sistemi di due buchi neri, una verosimile fusione tra due stelle di neutroni, e la fusione di due sistemi che molto probabilmente erano composti da un buco nero e una stella di neutroni. Tra tutti, quattro ‘eventi eccezionali’ sono stati già oggetto di pubblicazione nel corso dei mesi passati; il catalogo rilasciato oggi offre per la prima volta una visione completa dello straordinariamente grande numero di onde gravitazionali rivelate e dei sistemi che le hanno generate. Esso rappresenta una ricca mole di osservazioni e dati sulla fisica dei buchi neri difficilmente immaginabile fino a pochi anni fa.
O.R.