L’assessore al sociale Sonia Boldrini ha visitato la casa di riposo Meacci di Santa Croce sull’Arno: nella struttura sarà realizzata una stanza multisensoriale.
SANTA CROCE SULL’ARNO – L’assessore al sociale Sonia Boldrini con la responsabile dei servizi sociali negli ultimi giorni ha visitato la casa di riposo Meacci di Santa Croce sull’Arno.
Una prima visita a cui ne seguiranno sicuramente molte altre in cui l’assessore e vicesindaco ha preso visione della struttura ritenuta un’eccellenza nel territorio e a cui Santa Croce sull’Arno ha sempre dimostrato di avere particolare attenzione. Durante la visita l’assessore ha incontrato gli ospiti della struttura circa 25 persone alcune autosufficienti altre non autosufficienti. Inoltre durante la visita Boldrini ha anche preso visione degli spazi della struttura.
“Ho voluto prendere visione della casa di riposo – dice Boldrini – anche per capire quali fossero le condizioni dei vari spazi e delle necessità degli ospiti. Infatti ho visitato tutti locali. Ho notato che il servizio di assistenza è svolto bene e la struttura è veramente gestita con attenzione. Poi sull’edificio qualche intervento di manutenzione ordinaria sicuramente c’è da farlo e me ne sto già occupando. Durante la visita ho visitato anche i locali dove sarà realizzata una stanza multisensoriale, una struttura nuova che il comune riuscirà a realizzare grazie a un bando che era stato progettato, assegnato e finanziato durante l’ultimo periodo dell’amministrazione Deidda. Si tratta – spiega Boldrini – di un progetto innovativo che potrà aiutare molte persone con problemi cognitivi e degenerativi. Perché attraverso la stanza multisensoriale potranno ottenere dei vantaggi, che dovrebbero rallentare o mitigare le loro patologie.
Questo progetto credo che possa essere un valore aggiunto per la nostra casa di riposo, rendendola un luogo ancora più accogliete ed efficiente per il benessere dei proprio ospiti, quindi ho voluto capire come sarebbero cambiati gli spazi in funzione della costruzione di questa stanza e mi sembra che sia stata intrapresa la strada giusta, ora bisognerà darsi da fare per realizzarla. Se tutto va bene tra poco meno di un anno sarà tutto pronto”.
La stanza multisensoriale è un luogo dove attraverso la stimolazione dei 5 sensi si cerca di mitigare i livelli di stress delle persone con patologie cerebrali, che notoriamente hanno una soglia di sopportazione estremamente più bassa. Il metodo è stato messo a punto nei paesi del nord Europa si chiama “Snoezelen”, l’obiettivo principale è stimolare la capacità cognitive residue attraverso un esplorazione rilassata. Tale condizione la si ottiene all’interno della stanza multisensoriale attraverso la stimolazione “positiva” dei 5 sensi in un contesto di benessere del paziente”.