Si riaccende il confronto sul ruolo e le condizioni della biblioteca comunale. Il gruppo consiliare “Castelfranco Unita” chiede maggiore apertura e ascolto da parte dell’amministrazione.
Due petizioni in meno di un anno, centinaia di firme raccolte sia online che in presenza e un sentimento condiviso di disagio per la situazione attuale della biblioteca comunale. È in questo contesto che il gruppo consiliare “Castelfranco Unita” – formato da PD, PSI, Alleanza Verdi & Sinistra e Azione – ha scelto di intervenire pubblicamente, esprimendo «sostegno e supporto ai promotori della petizione avviata nelle scorse settimane che chiede una Biblioteca Comunale più aperta e accessibile».
La petizione, firmata da numerosi cittadini, nasce come risposta alla riduzione degli orari di apertura della biblioteca, un problema che – secondo quanto riportato – si trascina da settembre 2024. La principale critica riguarda il taglio delle fasce orarie più frequentate, come i pomeriggi e il sabato mattina, una scelta che secondo i promotori «priva i ragazzi di un importante presidio educativo».
Il gruppo di opposizione sottolinea come l’iniziativa civica abbia raccolto un’ampia partecipazione, in un clima di preoccupazione e nel «silenzio assordante dell’amministrazione». Secondo “Castelfranco Unita”, le ragioni fornite dall’amministrazione – in particolare le carenze di organico – «non possono e non devono giustificare un simile impoverimento del tessuto culturale e sociale della nostra comunità».
Nel comunicato diffuso il 10 giugno 2025, i consiglieri evidenziano come la biblioteca rappresenti «un punto di accesso essenziale all’informazione e alla cultura: è un luogo di aggregazione, presidio educativo e motore di sviluppo locale». Una funzione, quella culturale e sociale, che secondo l’opposizione sarebbe stata trascurata dall’attuale amministrazione Mini.
Il caso della biblioteca, infatti, viene collegato ad altri episodi recenti: «Questa vicenda si aggiunge a un elenco di scelte per noi profondamente sbagliate in campo culturale da parte dell’amministrazione Mini», si legge nella nota, dove si citano anche la «decisione presa in sordina di voler trasferire i reperti del museo di Orentano» e «la mancata organizzazione di una stagione teatrale, nonostante il nostro Comune sia capofila dell’Intesa Teatro Amatoriale a livello provinciale».
La riflessione del gruppo consiliare si chiude con un appello al dialogo: «Se in appena un anno vengono fatte ben due petizioni popolari capaci di raccogliere consensi trasversali, non si può fare finta di nulla e pensare che siano solo polemiche strumentali: tutto ciò evidenzia un evidente problema di questa giunta con la cultura e, soprattutto, un’incapacità di confronto e dialogo».
Da qui, la richiesta di «trovare soluzioni urgenti per il ripristino degli orari completi della biblioteca valutando anche forme innovative di gestione e di coinvolgimento del terzo settore». Il messaggio al sindaco e alla giunta è chiaro: «È tempo che il sindaco Mini e la sua giunta, al di là degli annunci, dimostrino reale interesse per il benessere culturale e educativo di Castelfranco». Fonte: Castelfranco Unita”, PD-PSI-Alleanza Verdi & Sinistra-Azione