All’ADI Design Museum una mostra interamente dedicata ai designer under35 e al loro tentativo di cogliere le sfide del momento globale.
Le problematiche davanti alle quali questo momento globale ci pone e le continue trasformazioni ecologiche e sociali costituiscono il punto di partenza dei lavori dei giovani progettisti italiani presentati da “Italy: A New Collective Landscape“. Prodotta da ADI Design Museum, la mostra ha la curatela di Angela Rui con Elisabetta Donati de Conti e Matilde Losi, il progetto grafico di Alice Zani con Paola Bombelli e l’allestimento dello studio Parasite 2.0.
Protagonisti della mostra di ADI Design Museum i giovani designer under35, i cui lavori sono stati selezionati anche tramite una open call alla quale hanno partecipato in più di trecento.
Tra questi, anche Biagio Castellani e Federica Paoli, i fondatori di Situér Milano, brand di design parte del gruppo Castellani.it srl. Manager lui e designer lei, portano avanti la tradizione dell’artigianalità della lavorazione del metallo dell’azienda di famiglia ma in chiave contemporanea, proponendo arredi minimali e funzionali dove la decorazione è espressa attraverso colori e materiali.
Da martedì 4 aprile a domenica 10 settembre infatti, le panchine e gli sgabelli Runway in una speciale finitura rosa, disegnati da Federica Paoli, sono in esposizione presso l’ADI Design Museum di Milano, dove è possibile trovare tutti i prodotti di design che hanno vinto il Compasso d’Oro, il premio più prestigioso per chi lavora nell’ambito degli arredi.
La scelta di dare spazio ai progettisti di questa generazione è in linea con la necessità di dare occasioni di sviluppo ai loro lavori, di evidenziarne la qualità al mondo delle imprese e di presentare una visione di insieme sulle sfaccettate pratiche dei designer contemporanei.
Tali pratiche muovono da una condizione generale di mutua vulnerabilità tra l’uomo e l’ambiente. “Italy: A New Collective Landscape” vuole essere una mostra-programma che ruota intorno ai progetti, ai prodotti e alle nuove pratiche dei designer, impegnati nel raccogliere le sfide poste dall’attuale situazione di emergenza, a partire dalla crisi climatica e dalle ricadute che questa ha sulla realtà stessa.
La proposta di ADI Design Museum è un’occasione per rappresentare quel contesto creativo italiano che sta cercando di ridefinire il ruolo del design. Da qui l’intento di immaginare i nuovi strumenti progettuali non solo in relazione al mondo industriale ma come nuove fabbriche produttive, dove il design diventa strumento di transizione e ponte tra i mondi della cultura, della scienza e dell’industria. “Italy: A New Collective Landscape” si presenta come un paesaggio dinamico di indagine sui linguaggi del design contemporaneo, sul suo ruolo e su quello dei suoi protagonisti.
La storia
Biagio Castellani e Federica Paoli, di Montecalvoli e Capannoli, sono i fondatori di Situér Milano. Il marchio, nato da meno di tre anni, ha però profonde radici nel mondo della lavorazione dei metalli, ereditate da Biagio e dall’azienda di famiglia che produce mobili metallici industriali a Montecalvoli, nel Comune di Santa Maria a Monte.
E’ proprio lì che, inizialmente hanno reinterpretato la classica scaffalatura industriale, per proporla come arredo di design versatile, in tante nuove finiture colorate. Ed hanno poi proseguito con gli arredi in tubolare di acciaio lavorato con maestria artigianale, dalle linee minimali e dalle ricercate finiture colorate, in un perfetto equilibrio tra estetica e funzione. Cifra stilistica di ogni complemento d’arredo Situér è la piegatura, ecosostenibile e brevettata, che elimina totalmente la saldatura dal processo produttivo e che ha reso riconoscibile e iconico ogni oggetto dell’azienda.
Valentina Giovannetti