Anche l’amministrazione di Montopoli in Val d’Arno, in provincia di Pisa, riceverà un contributo.
La Regione Toscana tende la mano ai Comuni a cui sono stati destinati beni confiscati alla criminalità organizzata: risorse che aiuteranno le amministrazioni comunali a fare di quei luoghi presidi attivi e produttivi contro le mafie, volano per le economie del territorio o progetti di cittadinanza attiva, di educazione alla legalità o di integrazione sociale.
“Siamo immersi in una tale bellezza – sottolinea il presidente Giani – che la Toscana ci è sembrata a lungo impermeabile a mafia e camorra, che invece pervadono la società anche se non ce ne accorgiamo. E i beni sequestrati, che devono tornare ai cittadini, lo dimostrano: una mafia di colletti bianchi, che acquista terre, immobili ed aziende con il denaro sporco frutto di altri illeciti”.
“La misura di aiuto ai Comuni – spiega l’assessore alla legalità della Toscana, Stefano Ciuoffo – che abbiamo tenuto a battesimo con questo primo bando è andata bene. Finanzieremo subito cinque interventi e confidiamo che altri Comuni si facciano avanti nel 2023 e nel 2024 per sostenerne altri. Restituire alle comunità locali questi beni rubati dalla criminalità organizzata, dare loro valore e farli vivere è un passaggio fondamentale nell’impegno per promuovere una diffusa cultura della legalità, che vede qui in Toscana istituzioni e mondo del volontariato lavorare assieme. È una responsabilità che abbiamo nei confronti di chi ha messo a rischio la propria vita per combattere le mafie e qualche volta l’ha anche persa”.
Il via libera della giunta regionale al contributo alle amministrazioni comunali è arrivato il 23 maggio, giorno dell’anniversario della strage di Capaci, in cui trent’anni fa morirono il giudice Falcone, la moglie e magistrato Morvillo e tre agenti della scorta.
Sono ventisei i Comuni in Toscana a cui sono stati destinati immobili dall’agenzia nazionale che gestisce i beni confiscati. La Toscana aiuta i Comuni con 2 milioni e 300 mila euro.
Anche l’amministrazione di Montopoli in Val d’Arno, in provincia di Pisa, riceverà un contributo: 183 mila euro per ristrutturare un appartamento dove ospitare un centro anti-violenza e rifugio per donne e bambini maltrattati. “Ringraziamo la Regione Toscana – afferma il sindaco Giovanni Capecchi – per la sensibilità dimostrata verso una piaga dilagante che ci riguarda tutti da vicino. Quando abbiamo avuto la notizia che nel nostro territorio c’ era un bene sequestrato alla mafia e potevamo acquisirlo al patrimonio del Comune abbiamo avuto una reazione di sconforto e frustrazione, perchè avevamo avuto la prova inequivocabile della presenza della mafia anche nel nostro comune. Successivamente il turbamento si è trasformato in voglia di riscatto e di lotta ed abbiamo deciso di destinare il bene confiscato a chi usa la violenza come mezzo per ottenere tutto a chi invece la violenza la combatte quotidianamente. Anche come atto simbolico”. “L’iniziativa della Regione Toscana, che ci aiuta a migliorare le nostre intenzioni – conclude -. è molto significativo”.
Fonte: Toscana Notizie