CALCINAIA. Giovedì 28 maggio il paese festeggerà la patrona del paese, S. Ubaldesca Taccini.
La Santa, nata a Calcinaia nel 1136 da genitori di umile condizione, Ubaldesca, figlia unica, fin da giovane seppe mostrarsi devota nei confronti della famiglia e di Gesù. La Santa pisana si distinse soprattutto per la carità esercitata verso i poveri. Tra i tanti miracoli che le vengono attribuiti il più conosciuto, è quello della tramutazione del pane in fiori. La reliquia della Santa è gelosamente custodita nella chiesa di S. Giovanni Battista.
Quest’anno sarà ancora festa, ma a causa del Coronavirus tutto assumerà toni più contenuti. Giovedì 28 maggio giorno della ricorrenza della morte della Santa calcinaiola, alle 21 Don Roberto invita ad appendere la bandiera del proprio rione fuori dalla propria finestra in suo onore, successivamente dal campanile della chiesa verrà diffuso per tutto il paese il suo inno, alle 21,30 nella chiesa di San Giovanni sarà celebrata la SS. Messa.
Lo scorso anno in occasione della ricorrenza le cose andarono in maniera diametralmente opposte, per l’occasione fu allestito uno straordinario tappeto di fiori che dopo aver percorso di C.so Vittorio Emanuele, si fermò nei pressi della chiesa di San Giovanni.
Ecco il video prodotto lo scorso anno
Alla Santa di Calcinaia è stato dedicato anche un libro, un rapporto indissolubile, di amore e venerazione quello che lega il paese di Calcinaia alla sua patrona. Un sentimento che ha attraversato immutabile ogni tempo e che è stato mirabilmente racchiuso nelle pagine di un libro scritto da una persona, divenuta ormai custode dei “granai della memoria” del paese: “Sanata Ubaldesca e Calcinaia”, dello scrittore, Giuliano Bozzoli.