La scuola al centro. Nel vero senso della parola.
PONTEDERA. Il Comune di Pontedera pone le politiche scolastiche ed educative al primissimo posto e, per dimostrare materialmente il ruolo fondamentale della scuola e disegnare la società del futuro, ha deciso di piazzare stamattina nel centralissimo Corso Matteotti, all’altezza di piazza Curtatone, banchi e lavagne. Lavagne sulle quali vengono poste domande che invitano alla riflessione tutte le componenti scolastiche: dirigenti, insegnanti, genitori, studenti. “Abbiamo smesso di educare i nostri figli? Come fare scuola? Come essere scuola? Le istituzioni investono davvero sulla scuola? La s(q)uola che non c’è”, si legge. E l’aula allestita sul Corso ha colto subito nel segno, con tante persone che si sono avvicinate stimolando la riflessione sui temi proposti.
Coinvolgimento e non esclusione, responsabilizzazione e dialogo, “In una discussione intergenerazionale, collettiva e programmatica dove docenti, studenti, famiglie, istituzioni e associazioni, costruiscano insieme un orizzonte condiviso a cui tendere in cui ciascuno si senta e ritorni a sentirsi seduto su quei banchi, davanti o dietro quelle cattedre, lungo quei corridoi dove il camminare si fa cammino”, spiega il sindaco di Pontedera Matteo Franconi.
“Occorre tutti stare dalla parte della scuola – aggiunge l’assessore comunale alle politiche educative Francesco Mori lanciando l’idea di una conferenza programmatica da cui elaborare una “Carta di Pontedera” da portare al livello della discussione politica nazionale. “Sfide metodologiche, riflessioni sulle competenze, ripensamento del tempo del fare ed essere scuola”, spiega Mori. Con il ruolo fondamentale giocato dai genitori:”La generazione dei genitori di oggi, seduta su quei banchi, non può non sentirsi fattore integrante e responsabile nella filiera delle soluzioni”, conclude il sindaco.