Una vicenda più o mono simile avvenne nell’area Toscana Nord Ovest che comprende anche Pisa e provincia (LEGGI IL COMUNICATO), quella che negli ultimi giorni, numerosi cittadini residenti nell’Aretino hanno segnalato.
I messaggi, inviati da un numero che inizia con 351, invitano a ricontattare un recapito telefonico con prefisso 899 per fornire informazioni alla Asl. L’ondata di segnalazioni ha raggiunto rapidamente l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Asl Toscana Sud Est, destando allarme tra gli utenti.
La stessa Azienda Sanitaria ha prontamente chiarito la situazione, mettendo in guardia la popolazione: “L’azienda sanitaria non invia mai messaggi di questo tipo chiedendo agli utenti di ricontattare un numero telefonico. L’invito è, pertanto, di non rispondere ai messaggi e non chiamare i numeri in essi indicati”.
Questo il comunicato stampa della ASL Toscana Sud Est: Falsi messaggi ASL sui telefoni cellulari degli aretini
L’azienda sanitaria avverte: “Non inviamo messaggi per chiedere informazioni indicando numeri di telefono da ricontattare”
“Messaggi sui cellulari che invitano a ricontattare un numero di telefono per fornire alla ASL informazioni. Da ieri sui telefoni cellulari di cittadini residenti nell’aretino stanno arrivando messaggi di questo tipo, inviati da un cellulare i cui primi numeri sono 351, che invitano a richiamare un numero di telefono (con prefisso 899) indicato negli stessi messaggi. Numerose le segnalazioni arrivate all’URP, Ufficio relazioni con il pubblico della Asl Tse.
Asl Toscana Sud Est chiarisce che l’Azienda sanitaria non invia mai messaggi di questo tipo chiedendo agli utenti di ricontattare un numero telefonico. L’invito è, pertanto, di non rispondere ai messaggi e non chiamare i numeri in essi indicati.”
Non è escluso che il fenomeno possa espandersi ad altre Asl della Toscana. In caso di ricezione di messaggi sospetti, è opportuno evitare di rispondere e segnalare l’accaduto alle autorità competenti. Per qualsiasi dubbio, si consiglia di contattare direttamente gli uffici ufficiali della propria Asl attraverso i canali istituzionali.
CN