Riportiamo integralmente le dichiarazioni di USIC Toscana.
“Apprendiamo con profondo sgomento che un giovane di 19 anni ha attentato alla vita di una pattuglia di carabinieri, sparando contro di loro colpi potenzialmente letali di arma da fuoco. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Un plauso ai nostri colleghi per la freddezza e la grande professionalità dimostrata nell’adempimento del dovere. Non era solo, ma in compagnia di un’altra persona anch’essa risultata armata di una pistola, anche se quest’ultima pare non fosse offensiva.
Tentato omicidio in Valdera: 19enne spara contro i carabinieri
Da quanto riportato da fonti giornalistiche, sembra che vi fosse l’intenzione di garantirsi l’impunità, visto che è stata rinvenuta sostanza stupefacente. Le nostre comunità sono sempre più insidiate da questa penosa tolleranza verso le sostanze stupefacenti (si legge sui giornali anche di possesso di cocaina). Numerosi sono gli assuntori che, in condizioni di tossicodipendenza, rappresentano un corollario patologico del degrado sociale. Si fa un gran parlare ogni qualvolta i nostri colleghi inseguono o usano la coercizione per arrestare questi fenomeni criminali che avvelenano la nostra società, rovinano le famiglie, a partire dalla corruzione dei più giovani e che hanno un gran costo sociale.
I carabinieri proteggono le comunità e rispettano la vita, operando in contesti di pochi attimi al cardiopalma, per cui nessuna scuola, direttiva o circolare potrà mai preparare ad affrontare con perfetta lucidità eventi repentini e violenti come questo. Avvertire l’esplosione di colpi diretti alla propria persona, sentire letteralmente fischiare le pallottole vicino al proprio corpo, è un’esperienza che mette a dura prova chiunque, dovendo fare i conti tra la vita e la morte. Un tempo isole felici, la tolleranza verso fenomeni di degrado, come lo sballo o la ricerca di soldi facili, alza inevitabilmente l’asticella di invivibilità e pericolo sia per gli operatori di polizia che per le persone oneste che si alzano presto per lavorare e garantire il sostentamento alla propria famiglia.
Occorre prendere coscienza del mutamento della società, a causa anche della scarsa sanzione morale. La tolleranza verso questi fenomeni criminali e tutto ciò che ci gira intorno, anche solo con l’omertà, non può che portarci a tempi sempre più bui. Auspichiamo che la società civile sappia reagire ed essere di conforto e sostegno alle forze dell’ordine che quotidianamente svolgono il proprio dovere in contesti ormai investiti da risacche di degrado.
Massima solidarietà ai nostri colleghi ed alle Istituzioni tutte che cercano di dare impulso per permettere il buon vivere alle persone oneste. Tentare di uccidere un carabiniere è anche un attacco alle istituzioni, a ciò che rappresentano per il benessere e la tutela dei cittadini onesti e il mantenimento dello stato di diritto.
Chiunque ritenga che ciò sia accettabile, strizza l’occhio a un futuro incerto dove la violenza e la legge del più forte potrebbe farla da padrone. L‘Unione Sindacale Italiana Carabinieri è dalla parte dei colleghi, delle istituzioni e dei cittadini onesti, che meritano di vivere in una società sana e sempre più evoluta, dove i diritti dei più deboli e marginalizzati siano garantiti, senza violenza e odio. Un pensiero anche alle famiglie dei colleghi protagonisti dell’evento, USIC è dalla loro parte e pronta al sostegno”.
Fonte: Comunicato stampa USIC Toscana