PALAIA. Sabato 26 settembre alle ore 17.00 verrà inaugurata una Via Crucis nella cappella Ss. Ippolito e Cassiano alla Badia di Carigi, sede della Fondazione Casa Ilaria.
Saranno presentate le 14 stazioni donate, per iniziativa di Filippo Lotti, da altrettanti pittori toscani: Antonio Biancalani, Fabio Calvetti, Massimo Cantini, Claudio Cionini, Elio De Luca, Franco Mauro Franchi, Giuliano Giuggioli, Graziano Guiso, Ilaria Leganza, Riccardo Luchini, Mario Madiai, Gabriele Novelli, Paolo Nuti, Stefania Valentini.
Interverranno all’inaugurazione, S. Em. Card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, Don Maurizio Gronchi, professore ordinario di Cristologia alla facoltà di teologia della pontificia università Urbaniana di Roma, il sindaco di Palaia Marco Gherardini, il critico d’arte Riccardo Ferrucci e Filippo Lotti curatore dell’evento.
Si tratta di un importante progetto religioso e artistico nato da un’idea di Filippo Lotti: “È una grande emozione – dice Lotti – unita a soddisfazione, per me, vedere realizzata questa iniziativa. È stata la mia prima visita a Badia di Carigi, nel maggio 2018, invitato da Don Maurizio Gronchi, a stimolare in me l’idea di far realizzare, da amici artisti, una Via Crucis per la cappella dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano. Avendo già curato una Via Crucis per la chiesetta di San Luigi Gonzaga, a Ponte a Egola, il mio paese, nel 2012, da allora quando entro in ogni chiesa, l’occhio va subito a cercare la sacra rappresentazione.Questa cappella mancava di una Via Crucis. Allora, spinto dalla mia solita voglia di fare ho messo in moto il mio ingegno e con la determinazione che mi contraddistingue mi sono messo al lavoro.
Sono nate – continua Lotti – quattordici opere pittoriche realizzate da altrettanti maestri individuati tra i nomi più noti del panorama artistico toscano: toscani di nascita o d’adozione. Artisti chiamati a celebrare, attraverso il linguaggio della pittura, la Passione di Cristo, culmine e centro della storia. Ognuno di loro ha rappresentato una stazione della Via Crucis con varie tecniche espressive, dall’olio al disegno, e su vari supporti, dalla tela alla tavola, ma tutte nello stesso formato (40×30 cm); opere molto diverse tra loro e in questo sta la particolarità della raccolta. Sono stati scelti artisti tra le diverse generazioni, provenienti da luoghi ed esperienze diverse, impegnati a dare un corpo di immagine e una voce poetica comune a quanto di spirituale risiede ancora nel nostro territorio emotivo”.
“Un grazie – continua Lotti – a tutti gli artisti che hanno realizzato e donato, non solo la loro opera, ma anche la loro creatività. In questa come in altre occasioni hanno dimostrato di come arte sia anche sinonimo di generosità ed altruismo. A loro il mio plauso e la mia viva gratitudine. Doverosi, ma sinceri e sentiti, i miei ringraziamenti a Don Maurizio Gronchi che, dopo un momento iniziale di perplessità e scetticismo, ha capito la mia serietà e la determinazione nel portare avanti il progetto che gli avevo proposto. Le sue parole e il suo supporto morale hanno contribuito in modo determinante nel portare avanti, senza esitazioni, l’iniziativa”.
L’evento che vanta il patrocinio del Comune di Palaia, realizzato in collaborazione con FuoriLuogo – Servizi per l’Arte, Gronchi Foto Arte, Ristorante Il Cavatappi, Ideal Forme 2000 è stato possibile grazie al contributo della Banca Popolare di Lajatico e della Misericordia di Montefoscoli.
Per la partecipazione è obbligatoria la conferma nel rispetto della normativa anti COVID 19, inviando un messaggio al numero 347.7549620 (Laura) oppure al 333.3892402 (Filippo).
Per info: Cooperativa Sociale Casa Ilaria – ONLUS, 347 7549620, [email protected].