“Le carenze delle strutture private non sono dovute solo all’effetto della pandemia”, questo il grido di allarme di Nursind Pisa
Questo il comunicato stampa di Nursind Pisa in merito alla questione.
“Le gravi carenze di personale infermieristico che le strutture sanitarie private stanno lamentando ha ragioni che non sono da ricondurre solo all’effetto pandemia.
Da sempre, le RSA o il “privato” sono luoghi di passaggio per molti infermieri in attesa di potersi poi spostare nel SSN.
E le ragioni sono sia di tipo economico che professionale.
Troppo spesso infatti le retribuzioni nel privato sono sensibilmente più basse rispetto a quelle del pubblico e i contratti sono spesso precari.
Per non parlare degli “stage” gratuiti o i periodi di prova, anch’essi gratuiti, che alcune cooperative propongono prima dell’assunzione.
Ma non è solo l’aspetto economico a minare la fiducia degli infermieri per il privato. Una delle ragioni più forti è il demansionamento a cui spesso sono sottoposti gli infermieri in queste strutture, dove viene chiesto di fare di tutto, dall’amministrativo all’ausiliario e spesso anche le pulizie.
È tuttavia chiaro che l’emergenza attuale debba essere superata.
Soluzioni tampone che potrebbero dare un po’ di respiro alle strutture private, ma soprattutto maggiore tranquillità ai ricoverati che adesso si trovano senza assistenza infermieristica durante lunghi periodi della giornata, potrebbero essere offerte dall’azienda sanitaria TNO e da AOUP che potrebbero venire in aiuto alle strutture private in due modi.
Il primo, allentando il vincolo di esclusività del rapporto di lavoro dei propri infermieri, autorizzando chi vuole a contrattare con le strutture private un certo numero di ore per coprire i turni scoperti.
Il secondo, chiedere al privato i fondi necessari ad incentivare gli infermieri delle due aziende pubbliche in modo che, su base volontaria, di rendano disponibili a coprire i turni nelle rsa.
Certo è che il futuro non sarà comunque semplice per queste strutture se non modificheranno i contratti di assunzione e i compiti affidati agli infermieri.
Anche perché se il piano del governo per il rafforzamento del Sistema Sanitario sarà confermato, tutti gli infermieri che da qui a 7 anni si laureeranno saranno assorbiti, dal SSN e forse nemmeno basteranno.”