Prevenire le truffe agli anziani, un protocollo tra Regione e Carabinieri.
“Pronto, parlo con il signor…? Sono il comandante della stazione dei Carabinieri di…”. Con queste parole e un tono convincente, continuano a proliferare telefonate di malfattori che, spacciandosi per figure autorevoli, cercano di ingannare anziani indifesi. Lo scopo è sempre lo stesso: approfittare della paura e della vulnerabilità delle vittime per estorcere loro denaro o beni.
I malviventi raccontano spesso di gravissimi incidenti stradali, in cui viene coinvolto un figlio della vittima. La narrazione è drammatica: il figlio avrebbe investito una persona sulle strisce pedonali o addirittura sul marciapiede. Spaventati da queste notizie scioccanti, molti anziani cedono alle richieste, consegnando soldi o gioielli agli aguzzini.
Un esempio emblematico di questa truffa ci arriva dai social, in particolare dal gruppo “Sei di Capannoli se”. Un utente ha segnalato: “Attenzione, ho ricevuto una telefonata sul fisso da uno che si spacciava per il maresciallo di Ponsacco dei Carabinieri. Mi comunicava che mio figlio aveva fatto un incidente. L’ho mandato in quel posto perché ero al cellulare appunto con mio figlio. Fate attenzione a questi mascalzoni”.
Il Comune di Capannoli ha messo in guardia la cittadinanza: “Stanno arrivando numerose segnalazioni di truffe telefoniche a danno di cittadini. Falsi comandanti dei Carabinieri telefonano comunicando incidenti a figli, mogli e altri familiari. Diffidate dalle forze dell’ordine che telefonano comunicando qualsiasi cosa e segnalate immediatamente alla Stazione Carabinieri di Ponsacco qualsiasi situazione sospetta“.
Le Forze dell’Ordine sono costantemente impegnate a sensibilizzare la cittadinanza, con particolare attenzione agli anziani. Attraverso incontri diretti, vengono fornite informazioni utili per riconoscere e prevenire le truffe.
Un elemento che spesso rende evidente la falsità di queste storie è l’uso di termini inusuali per il contesto locale. Ad esempio, durante una telefonata maldestra, il truffatore potrebbe usare il termine “papà” invece di “babbo”, parola tipicamente toscana.
Le telefonate malavitose stanno interessando diverse località della provincia di Pisa, inclusa l’area della Valdera. Le autorità invitano tutti a mantenere alta l’attenzione e a diffondere l’informazione, per proteggere soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione, importante non cedere alla richiesta di beni o denaro.
La collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine è fondamentale per contrastare queste truffe. Condividere esperienze e segnalare tempestivamente episodi sospetti può fare la differenza e contribuire a proteggere chi potrebbe essere più esposto a questo tipo di inganni.
Proprio per prevenire le truffe agli anziani, è stato sottoscritto un “Protocollo d’Intesa tra la Regione Toscana e il Comando Legione Carabinieri ‘Toscana’ per la prevenzione delle truffe perpetrate in danno di persone anziane da falsi appartenenti all’Arma dei Carabinieri”.
Una sinergia che nasce per tutelare le fasce deboli della popolazione, in particolare le persone anziane e fragili, mettendole in guardia rispetto alle modalità fraudolente utilizzate dai criminali per portare a termine truffe e altri reati predatori particolarmente odiosi, proprio perché sovente in danno di soggetti vulnerabili.
È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto in Regione Toscana dal presidente Eugenio Giani e dal Comandante della Legione Carabinieri Toscana, il Generale di Divisione Lorenzo Falferi.
In particolare, a fronte di frequenti episodi di truffa perpetrati da falsi appartenenti all’Arma, tenuto conto della convergenza dei fini sociali con la Regione Toscana e delle iniziative che anche a livello nazionale il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri sta conducendo, verranno sviluppate azioni congiunte di comunicazione che arrivino capillarmente in tutti i territori della Toscana e che siano capaci di intercettare in particolar modo le fasce della popolazione cui si fa riferimento rispetto a questa importante tematica.
Grazie a questa collaborazione verrà realizzato e promosso materiale informativo sotto forma di brochure e opuscoli, ma anche di specifici spot che verranno diffusi attraverso i canali web e social istituzionali di Regione, degli Enti interessati all’iniziativa, delle reti televisive a diffusione locale e regionale e più in generale delle realtà territoriali che aderiranno alla campagna.
“Il caso tipico della persona anziana truffata da un falso appartenete alle forze dell’ordine ci colpisce ogni volta perché risulta particolarmente odioso- ha detto il presidente Giani-
E’ per questo che oggi attiviamo questo protocollo con l’Arma dei Carabinieri, per mettere in campo tutta una serie di misure volte alla prevenzione. Da parte nostra, attraverso i mezzi di diffusione capillare di Regione Toscana intendiamo contrastare quello che è il fenomeno dell’approfittarsi della persona anziana, quella più semplice, magari residente nei piccoli centri che io chiamo la Toscana diffusa. Ecco dunque il nostro appello a informarsi tempestivamente attraverso il 112 e anche attraverso quelli che sono gli strumenti che mettiamo a disposizione come depliant e brochure. Per la massima diffusione attiveremo i nostri canali con tutti i Comuni”.
Secondo il Generale Falferi “questo protocollo è particolarmente importante perché grazie ad una cooperazione interistituzionale, mira a contrastare un fenomeno molto grave, anche perché colpisce le fasce più deboli della popolazione. E’ per questo che noi cerchiamo, con questa collaborazione, di migliorare l’efficienza di un servizio che già l’Arma svolge fino nei paesi più piccoli, potenziandolo ulteriormente per dare un contributo chiaro e forte per il contrasto a questo fenomeno particolarmente odioso”.
L’intesa siglata oggi sarà valida per un anno, estendibile tacitamente ad altri due e comunque rinnovabile in base alla valutazione positiva dei risultati che verranno conseguiti nel periodo.
Al termine della cerimonia il presidente Giani ha voluto omaggiare il Comandante della Legione Carabinieri Toscana e i Comandanti Provinciali con il Crest della Regione.